Molise vuol dire famiglia. Indagato il nuovo re Frattura

Non è un’inchiesta penale ma uno scioglilingua familiare, con un’addizione di parenti e cognati, e soci ed ex soci che compongono la più straordinaria rete di interessi in conflitto che l’Italia post berlusconiana in qualche modo ha preparato e benedetto.
Con l’accusa di malversazione al governatore del Molise la procura della Repubblica di Campobasso non apre un fascicolo solo su Paolo di Laura Frattura ma illustra la matrioska politica dentro la quale la più piccola delle regioni italiane ha ficcato il suo destino. L’attuale governatore è un facoltoso pluri-imprenditore: quindici aziende nel curriculum e fatturati diversificati (dall’immobiliare all’energia). Paolo è figlio di Ferdinando, anch’egli naturalmente è stato presidente della Regione e oggi felice pluripensionato (un vitalizio da consigliere regionale, uno da parlamentare).Continue reading

NICK ’O MERICANO, L’AVVOCATO E LA NOMINA DI LA BOCCETTA

COSENTINO IMPONE L’AMICO TROMBATO PER L’ACQUA PUBBLICA DI NAPOLI
Da non crederci: Carlo Sarro, avvocato di fiducia di Nicola Cosentino, meglio conosciuto come Nick o’mericano, quest’ultimo purtroppo reduce da una lunga permanenza in carcere, consegna ad Amedeo Laboccetta, il primo missino in Italia ad aver conosciuto le manette (arrestato agli albori di Tangentopoli, era l’aprile del ‘94) la sua poltrona di presidente di uno tra i migliori carrozzoni d’Italia. È il consorzio Gori, monumentale e fallito gestore dell’acqua pubblica in 76 comuni napoletani. L’impresa si è rivelata vincente per una serie di indimenticabili fattori: il carcere ha consegnato alla politica e a Forza Italia un Consentino in perfetta forma. Che ha ritrovato tutti i suoi amici nei posti giusti. Sarro, il suo avvocato di Piedimonte Matese con una agenda fittissima di impegni parlamentari (è naturalmente anche deputato) e il suo amico del cuore, l’ex fascista Laboccetta, seppur avanti con gli anni e con le rogne giudiziarie (denso di vicende il suo curriculum) invece disoccupato in quanto trombato alle ultime politiche. Quindi è scattato l’avvicendamento e la giusta compensazione.Continue reading

Come l’ex Grande fratello “piazza” Di Battista in tv

Vuoi un Di Battista? E se ti do Di Battista, così fotogenico e televisivo, così carino e vestito bene, mi garantisci che sarai lieve, tenera come i suoi anni? Doveva arrivare il giorno che perfino Rocco Casalino, intrepido caratterista del Grande Fratello, impartisse indicazioni ai giornalisti nel solco dell’abitudine immortale di chi è al potere: trasformare l’intervistatore in un soprammobile. Poche domande e soprattutto non invadenti. “Voglio una cosa leggera ma con contenuti politici” ricorda Casalino di aver detto durante le trattative, nella veste di tutor a cinquestelle, a Daria Bignardi. Il verbo è un programma: voglio.Continue reading

Beppe, Matteo e l’odiosa fame di voti

L’occhio vuole la sua parte. E anche l’orecchio esige rispetto. “Sono molto peggio di Berlusconi, credimi”, dice Ivan Scalfarotto, un ex morigeratissimo. Il tratto “eversivo”dei loro lineamenti lo nota persino Cuperlo, anch’egli un ex sobrio, e il collega calabrese Stumpo se fosse consentito dai regolamenti parlamentari darebbe una legnata tra capo e collo, senza differenza di genere: grillino maschio o femmina. L’importante è fare male. L’invincibile alfabeto dell’odio conduce Pd e i Cinquestelle alla prova ultima della loro inimicizia. I primi sentono che forse li stanno fregando: “La velocità di Renzi gli fa perdere la testa. Se facciamo le riforme loro sono fritti”. E il solo pensiero conduce Davide Faraone, uno dei giovanotti entrati nella stanza dei bottoni del Nazareno, alla propria fanciullezza. Sorride al pensiero, come i bimbi intenti a scartare i regali sotto l’albero, e gli piace, si vede che gli piace.
LE ELEZIONI SONO VICINE e l’odore dei voti si fa sentire. Affamato Renzi, affamato Grillo. Continue reading

La vita è un treno, quarta puntata della docu-serie: “Tra due mari”

C’era una linea che univa il Tirreno all’Adriatico, la Civitavecchia-Orte-San Benedetto del Tronto, ma è stata dismessa.

Quarta e ultima puntata della docu-serie ‘La vita è un treno’ firmata dal giornalista e scrittore Antonello Caporale e dal regista Enzo Monteleone.

Il reportage de ilfattoquotidiano.it dedicato alle tratte delle ferrovie italiane prima dismesse e poi abbandonate.

Un viaggio sentimentale e un atto di denuncia civile. Un percorso lungo tremila chilometri seguendo la traccia della ruggine dei binari.

 

Antonio Ingroia: “In politica ho fatto errori ma clientelismo mai”

L’assunzione di un grappolo di raccomandati, tradizionale pacchetto di scambio della Palermo di sempre, un po’ clientelare e un po’ criminale, da parte di Antonio Ingroia nelle vesti di commissario liquidatore di una società pubblica siciliana, contrasta prima ancora che con la sua vita con il principio di gravità. Repubblica ieri ha riferito di un tipico lascito di Cuffaro, l’ex presidente ora in carcere. Nomi di clienti da salvaguardare incistati nella pancia della Regione più sprecona d’Italia. Siamo corsi da Ingroia a chiederne conto. E domandargli anche degli errori, delle sviste, dei formidabili autogol che lo hanno accompagnato nei suoi passi in politica.
Prima stranezza: un commissario liquidatore anzitutto liquida, non assume.
Comprendo la sua perplessità. Il mio mandato, conferitomi a luglio scorso dal presidente della Regione Siciliana.Continue reading

La vita è un treno, la terza puntata della docu-serie: ‘L’alluvione e il presidente’

Questa volta siamo nelle Langhe in Piemonte dove Carlo Petrini, creatore di Slow Food, ha fondato l’università della Gastronomia. Questo solo uno dei luoghi toccati nella terza puntata della docu-serie de ilfattoquotidiano.it dedicata alle tratte delle ferrovie italiane prima dismesse e poi abbandonate. ‘La vita è un treno’ è firmata dal giornalista de Il Fatto Quotidiano e scrittore Antonello Caporale e dal regista Enzo Monteleone. Un viaggio sentimentale e un atto di denuncia civile. Un percorso lungo tremila chilometri seguendo la traccia della ruggine dei binari.