lo spread della Lega

C’è un differenziale, uno spread, tra ciò che la Lega dice e ciò che fa.
Quando è di governo e quando è di lotta.
Lo spread aumenta a seconda delle fasi lunari che spingono il movimento ad assumere pro tempore le forme multicolori di un bell’arcobaleno.
Federalista con gli altri, centralista in casa propria. Autonomista sì, ma guai – ne sa qualcosa il sindaco di Verona – a prendere le distanze dalla linea del Capo.
Statista con le gesta, piuttosto celebrate, di Bobo Maroni, ministro dell’Interno inflessibile. Piuttosto distratta, come il caso di Davide Boni dimostra, nelle stanze del potere del Pirellone.
La Lega è una e il suo opposto. Bianca e nera, laicista e papalina, fiera delle regole che si dà e anche dell’eversione che pratica. Con la gente, quando serve la gente, e con il Palazzo, quando servono le auto blu.
La Lega ha il cuore ruvido e sincero del popolo, ma con un bel conto in banca.

da Repubblica Sera

sotto l’albero

I cattivi di Scampia, quartiere allevato al malaffare, culla della malavita organizzata, suk della camorra, hanno condotto la raccolta differenziata dei rifiuti a quota 65 per cento. Neanche un anno fa era zero. E questa poltrona d’onore del quartiere più degradato di Napoli è esaltata dalle più modeste performances di zone borghesi della città. “Ho dato vita a un gruppo trasversale che a settembre ha approvato la Carta dei Valori, chiamata Life, acronimo di Legalità, Impegno, Fiducia, Equilibrio, le nuove parole d´ordine dell´Asia. L´etica va tenuta alta: in passato le partecipate sono state luoghi di assistenza invece che di efficienza. Ma in regime di risorse scarse, o si fa una cosa o l´altra». Così ha parlato Raphael Rossi, il presidente dell’ex municipalizzata colabrodo. Rossi ha chiamato Mimmo De Masi per un corso di formazione per i dirigenti. “Quando è arrivato si è fatto consegnare i cellulari di tutti e ha proiettato un video con un ensemble che eseguiva un concerto, l´esempio più convincente di gioco di squadra che esista. Ha funzionato. Oggi prendono decisioni insieme in modo costruttivo”.
I cattivi di Scampìa sono divenuti buoni, anzi buonissimi. Ha funzionato il buon esempio, è stata premiata la buona pratica, e cittadini insofferenti alle regole si sono mostrati agnellini al momento di raccogliere la spazzatura di casa e distribuirla: di qua il cartone, di là la plastica, e dall’altro lato ancora il rifiuto organico.
Succede anche l’inverso.
Che i buoni di spirito (almeno così si dichiarano) si ritrovino incattiviti dagli usi e dalle consuetudini. E da cattivi continuino a comportarsi.
A Milano, per esempio, sono state fatte le nomine dei vertici degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico lombardi. C’è la sanità di mezzo, dunque soldi a go gò, ed è andata come sempre. Nella riunione natalizia la Lega ha strappato la conferma della presidenza dell´Istituto dei Tumori e la direzione del Besta, ma non ha ottenuto Pavia. Tornano in scena i ciellini e Francesca Zanconato (moglie del numero uno di Eni Paolo Scaroni), vicepresidente del Pio Albergo Trivulzio all´epoca dello scandalo affitti. Un posticino anche a Giovanni Daverio (in arte Johnny), vocalist del complessino Distretto 51, quello di Maroni. Per lui una seggiola all’Asl di Varese.
Tutto secondo la più affermata pubblicistica, a conferma che non ci sono buoni di qua e cattivi di là.
E ai cattivi anche babbo Natale fa un baffo.

da Repubblica Sera

Twitter

Ogni scoperta è rivoluzionaria e ci sono strumenti di comunicazione veloce e condivisione globale, come twitter, che giustamente hanno meritato una passione e una dedizione senza pari di moltitudini di umani.
Il mio primo ma commovente ricordo di twitter è situato meno di qualche mese fa quando il segretario del Pdl Angelino Alfano negli studi televisivi di Canale 5 – forse enormemente annoiato dalle domande del conduttore – si mise a scagliare tweet in rete. Per dire le priorità.
I frati francescani di Perugia hanno oggi annunciato al mondo la morte di Lucio Dalla con un tweet, Casini si è commosso con un tweet, anche Fini ha porto le condoglianze con un tweet. Jovanotti ha pianto. Tweet.
Accadrà un giorno, tra le mille altre belle cose, che i professori convochino a scuola i genitori con un tweet che è pure economico, e la scuola non ha soldi, questo si sa.
E sempre con un tweet noi risponderemo. Velocemente, felicemente, comodamente.

da Repubblica Sera

Sms

Nelle scorse settimane si è svolta una massiccia caccia all’uomo nella piana di Gioia Tauro. Erano ricercati molti latitanti e tra questi un pericoloso capo ‘ndrina.
Il grande latitante, il cui nome chissà perché è ancora taciuto, si era privato di ogni piacere ma non della televisione. Riusciva così a seguire le gesta del figliolo sui campi di calcio. Quel giorno ha voluto strafare: ha dapprima guardato e poi anche commentato, piuttosto sdegnato, con degli sms in diretta nel dopo partita la prova della squadra e del suo pargolo. Uno, due, tre sms dando modo ai militi di intercettarlo e catturarlo.
Grazie al rigore contestato, il latitante è ora in galera.
Qualche sms di troppo gira anche a Roma. Appena si è discusso di liberalizzare alcune professioni, l’emozione è salita in vasti settori del Parlamento. E sono iniziati gli sms dei benzinai. Uno, due, tre. Poi dei farmacisti… E via con gli emendamenti.
Fino a quando la riforma, intercettata, è stata tradotta in carcere, dove tuttora si trova reclusa.

da Repubblica Sera