figli della stessa madre

E’ la stessa città a far vergognare e ad inorgoglire l’Italia. Arruffona e rigorosa, vile e onestà, scellerata e responsabile.
Nelle ripetute telefonate tra il comandante della Capitaneria di porto di Livorno, il napoletano Gregorio De Falco, e il comandante della Costa crociera, il napoletano Gennaro Schettino, si ritrovano gli opposti: scelleratezza omicida e grandissimo rigore, devastante panico e commovente sangue freddo. Viltà e coraggio.
Sono gli opposti in cui versa, da decenni, un’intera città: affamata dalle malversazioni eppure orgogliosa, ridotta dalla corruzione a un cumulo di rifiuti ma capace di scatti di civiltà. Solidale, viva, ottimista sempre.
Napoli offre all’Italia, che paga davanti al mondo, l’immagine del comandante che scappa, dell’uomo irresponsabile, temerario oltre ogni possibile limite.
Nella stessa scena Napoli però propone al Paese servitori dello Stato integri, gente perbene, funzionari di grande livello, di elevata capacità e specializzazione.
Sono figli della stessa madre, e non è una coincidenza.

da Repubblica Sera

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