La M5S Ziantoni: “Caro Vacciano resisti In Senato al posto tuo non ci voglio andare”

mara-ziantoniL’infelicissima subentrante, l’eterna seconda, la senatrice mancata.

A: non sono infelice; b: non mi piace il Senato; c: ho scritto al senatore Vacciano di rinunciare alle dimissioni e restare dov’è.

La grillina Mara Ziantoni dovrebbe sostituire il senatore che, perduta la fede nel movimento, chiede di lasciare lo scranno e tornare a casa.

Lui vuole uscire dal Palazzo, ma io non desidero entrarvi.

Mara, si rende conto che così raddoppia lo scoramento?

Sto bene ad Albano Laziale, il paese è una meraviglia e il mio lavoro all’Unicredit mi riempie di soddisfazioni.

È la prima dei non eletti e da che mondo è mondo, la prima dei non eletti anela al subentro. Deve sentirsi come quelle lavoratrici che si battono per la casa popolare, quegli studenti che attendono lo scorrimento per l’iscrizione a Medicina.

Non sono così, e se posso dirle la vicenda delle fantasmagoriche dimissioni di Vacciano, date e respinte non so quante volte, sta diventando una barzelletta.

Pensi per un istante di essere la senatrice Ziantoni. Capisce che la sua vita cambierebbe di segno? Lei avrebbe il sole in tasca, come ricorda sempre Berlusconi.

Dal punto di vista economico cambierebbe poco perché noi del Movimento abbiamo corpose decurtazioni. Da quello, diciamo così, dello status personale, meno che zero.

Reputazione accresciuta, rilievo sociale indiscutibile, ufficio pubblico, onori di Stato.

Rido.

Il senatore Vacciano con la sua defezione ha provocato un vulnus al Movimento.

E perché mai? Il senatore Vacciano sa che è stato eletto senza alcun vincolo di mandato. Deve rispondere alla Costituzione mica al Movimento!

Vacciano ha tradito la vostra fiducia!

Neanche questo è vero. Noto e faccio notare che il senatore Vacciano, quand’anche fuoriuscito dal Movimento, assume costantemente sui temi più rilevanti una posizione simile alla nostra. La sua idea collima, il suo impegno è vicino ai nostri obiettivi.

Allora lo faccia per suo marito, per i suoi figli. Seppure per poco, avranno una mamma senatrice, saranno gratificati, ad Albano Laziale sarà festa.

Sono single, senza figli.

Se domani il Senato accogliesse le dimissioni lei sarebbe costretta ad accettare il subentro.

Non le accoglierà per fortuna, e tra un po’la legislatura muore per consunzione naturale. Spira a norma di legge. E poi Vacciano, che è un bravo funzionario della Banca d’Italia, serve come il pane a noi…

Anche lei è laureata in Economia.

Ma lui ha competenze di cui il Movimento ha bisogno.

Senta Ziantoni, lei sta facendo di tutto per scoraggiare Vacciano e così lo manda sull’orlo di una crisi di nervi.

Ha voluto fare il senatore? E adesso pedali.

Ma capisce che – udite le sue parole – il Senato con dispiacere si troverà a reiterare il proprio diniego?

Prima finisce il teatrino e meglio è per tutti.

Non si può lasciar andare via dal Palazzo un eletto piuttosto svogliato e accogliere una subentrante ancora più giù di corda.

Sul punto sono decisamente svogliatissima. E se vede Vacciano glielo dica a mio nome: chiuda la pratica e attenda in serenità l’epilogo. Pochi mesi sono, e poi anche lui guadagnerà la libertà che cerca e che merita.

Lei non sarà mai più candidata. È renitente oltre misura. Grillo legge i giornali, sa?

Perfetto.

Da: Il Fatto Quotidiano, 22 aprile 2017

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