Quando i tecnici chiamano a far di conto un supertecnico mostrano l’esatto punto di caduta in cui l’Italia si trova.
Un malato che ha bisogno, ogni settimana che passa, di cure sempre più invasive e invalidanti.
Il dottor Bondi, chiamato a controllare i conti e soffocare gli sprechi, assume il ruolo della Ragioneria generale dello Stato, commissariata. E il controllo incrociato delle spese pazze dei Comuni e delle Asl diviene l’ultima spiaggia. Doveva essere invece la prima.
Era chiaro, lucente come il sole d’agosto, che la quantità di euro che girano indisturbati, le vagonate di appalti illogici, fuori contesto e fuori misura, gli acquisti a prezzi fraudolenti, le sovrapposizioni di funzioni, la sequela di nomine di livello intermedio, producono spesa clientelare e inefficienza, allargano la voragine dei conti pubblici e strozzano il Paese, cancellano il futuro.
Procedere solo oggi è la colpa più grave e insieme il sintomo più acuto di come la irresponsabilità ci abbia condotto, come all’ormai ex allenatore della Fiorentina Delio Rossi che ha scazzottato in panchina con un suo calciatore pigro, in una profonda crisi di nervi.
da Repubblica Sera