Persino zio Gianni fa lacrimare le erinni di Forza Italia

L’IPOTESI DELLA NOMINA A SENATORE A VITA È VISTA COME UN SIGILLO SULLA STAGIONE DI B.
Le erinni son deste e allarmate. E anche i fucilieri della cinta più vicina ad Arcore pronti a premere il grilletto contro quel che letteralmente è l’uomo del decoro, della tradizione, della fedeltà, dell’equilibrio. Nell’incredibile sottosopra berlusconiano persino la voce plausibile della nomina di Gianni Letta a senatore a vita increspa l’orizzonte e divide i fedelissimi perché, sviluppando un poderoso effetto ottico, l’eventuale chiamata a padre della Patria invece che far sorridere produce lacrime, anziché rasserenare incupisce. Silvio è fuori gioco al punto che Giorgio Napolitano con la nomina di Letta, più che fare gli interessi del Cavaliere, che in questo momento avrebbe bisogno di ben altre parole e telefonate, indirizzerebbe sullo zio dell’attuale premier un falso segno di compensazione e riconoscenza. Sarebbe la prova della trappola. Continue reading