Rita: “Sarei stata sindaco di strada e amica dei gay”

rita-dalla-chiesaSarei andata subito da Zingaretti a dirgli: guarda come sono ridotti gli ospedali. Avrei fatto il sindaco di strada, dato legnate a chi le avrebbe meritate e ascoltato chi soffre”. Rita dalla Chiesa in estate festeggerà i suoi 69 anni di nonna e mamma felice senza la fascia tricolore di primo cittadino della Capitale. Il centrodestra aveva bisogno di un personaggio popolare e Giorgia Meloni aveva pensato a lei: per vent’anni al tribunale televisivo di Forum, il sempiterno e fortunato programma di Mediaset. “Gior   gia mi ha detto: ci serve una come te, una che parla con la pancia”.

Lei è schietta, familiare, disponibile.

Ascolto tutti. Ancora oggi su Facebook ho una linea aperta con ciascuno che voglia contattarmi.

Popolare ma con stile.

Dico le cose in faccia. Ma con garbo.

Con garbo ma determinata.

Non devo nulla a nessuno.

Chi l’avrebbe mai detto che a lei un giorno sarebbe toccata in sorte la scelta di guidare…

Mi si è sciolto il gelato alla nocciola. Sono rimasta di stucco, ero convinta di fare quattro chiacchiere con Giorgia. Ci eravamo date appuntamento in un bar e avevo scelto una coppa alla nocciola. Non ce l’ho fatta a consumarla tanto è stata la sorpresa.

La politica l’ha concupita.

Vado pazza di Giorgia. Guardo ogni talk, da mane a sera.

Ama la politica ma senza trasgressioni. La osserva dal salotto di casa.

Non frequento, ma dichiaro le mie simpatie. Pur avendo le idee a sinistra, per dirle, ho votato Berlusconi e poi Renzi e anche Marchini.

Tipico caso di voto sentimentale. Chapeau!

Berlusconi l’ho visto all’opera in azienda. È una persona fantastica e non ne potevo di D’Alema che lo denigrava. La sinistra voleva far chiudere Retequattro, ricorda?

Benissimo, lei è stata in prima linea. Renzi è un ragazzo promettente.

Veloce e carismatico. Ho detto no a Marino perché è per la vivisezione e io sono animalista. E no ad Alemanno per altri motivi.

Berlusconi è stato caloroso quando l’ha chiamata per sostenerla?

Assolutamente, ci mancherebbe.

Roma è una città troppo grande, gli appetiti troppo larghi…

Me ne sono accorta quando ho letto quel titolo di giornale.

Siete Forum di testa voi del centrodestra…

Ho compreso che c’era chi metteva becco, faceva ostruzione.

Le avrebbero rovinato la vita.

Non sono fatta per queste beghe.

Avrebbero insinuato, cospirato e purtroppo sabotato.

La rinuncia è stata un sollievo.

La politica è un tritacarne.

Tritacarne no.

Ha rassegnato con stile la decisione di rinunciarvi.

Ho messo a un tavolo la mia famiglia, i miei amici più cari: ho esposto i pro e mi son fatta dire i contro.

Le avranno detto dei trabocchetti e delle pressioni.

La politica la guardo dal salotto.

Potrebbe comunque offrire il suo volto, dare una mano.

Se me lo chiedessero, sapendo però che ho idee a volte diverse.

Esempio?

Sui gay.

Ahi!

Sono piuttosto arcobaleno.

Sono stati tre giorni intensi.

Carichi di ansia. Appena ho rinunciato ha smesso la tachicardia.

Serena.

Posso guardare avanti senza reticenze né paure.

Le hanno tirato fuori i flop in tv.

Visto? Ho letto che avrei fatto flop su La7, nemmeno ci sono mai entrata.

Forum è oramai divenuto una costola della Nazione. E il timbro è suo.

La storia è storia.

Da: Il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2016