L’Italia del sultano

sultanatoUna lettrice di Repubblica mi ha scritto contestando la distrazione, la stanchezza quando non proprio l’accondiscendenza dei giornalisti italiani nei confronti del governo. Mugugni invece di critiche serrate. Zero inchieste, zero articoli che raccontino quel che si fa e non si dovrebbe fare.
Lo stato di narcosi generale è difficilmente contestabile. L’Italia appare sempre più nelle vesti di un sultanato. Lui, il Sultano, ricco e onnipotente, può permettersi ogni cosa. Disdire un intervento all’Onu per un ciclo di massaggi rilassanti. Ed è il meno. Raggiungere il famoso centro estetico con l’elicottero della Protezione civile. Ed è ancora il meno. La soglia del ridicolo è solo superata quando il Sultano ingiunge incredibilmente ai suoi ministri di evitare di rispondere ai giornalisti. Persino i mugugni appaiono al Sultano insopportabili. Non è da ridere?

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3 Comments

  1. Saluto Amanda e gli altri anch’io,
    e, sarò più cupo di lei, ma è da molto che mi rode. Non che a me “paia” narcotizzata l’Informazione, piuttosto la vedo in coma. Bruttissimo segnale, perchè so che senza controllo ci si infogna. Ed in questo so gli itaGliani (scusate ma non riesco senza G) essere da sempre bravissimi in Europa. Ho comprata Repubblica dal ’76, e prima ancora l’Espresso, ho perfino sbirciato il Mondo. Ora non riesco a guardare manco la testata dal giornalaio, che ancora mi sento tradito.
    Vorrei capire perchè anch’io.

  2. Ciao Antonello e ciao tutti,
    la lettrice di repubblica offesa da questo sistema di fare giornalismo potrei essere io. Oppure no. Di persone che, come me, non sentono più di avere voce per contestare ciò che trovano lesivo del proprio diritto di essere informati ce ne sono, purtroppo, molte.
    Vorrei poter trovare uno spazio per dire a gran voce che quello che sta succedendo nel nostro paese è gravissimo, che l’informazione, quando non viene distorta dalle strane entità astratte che sembrano essere i mass media, vengono del tutto omesse. Questo in un paese che si definisce “moderno” è inaccettabile! Ma la cosa più disgustosa è che, bravo Antonello, hai usato la parola giusta, i più sembrano essere narcotizzati. Come è potuto succedere?
    Ti ringrazio molto per le tue riflessioni.

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