Dell’amore e della letteratura

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D’altronde, chi legge Dante con amore? I professori rimminchioniti che si fanno delle religioni di un qualche poeta o scrittore e ne celebrano degli strani riti filologici. Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i classici in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro
valori estetici, mentre l’«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l’artista «in generale».
Lettere dal carcere
(Lettera alla moglie Giulia, 1 giugno 1931)