Il responsabile Belcastro: “Siamo il Sud ora vogliamo qualcosa di concreto”

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“Noi siamo responsabili, ma anche gli altri lo devono essere. Altrimenti non vale”.

Elio Belcastro da Rizziconi, comunità della Calabria assai molestata dalla ‘ndrangheta, avverte che ogni dare ha un suo avere. “Il sostegno è responsabile, ma come lo intendiamo noi”.


Responsabili ma non fessi.
“Siamo alleati occasionali”.
Guardinghi.
“Ecco, bravo. Guardinghi è la parola che ci vuole”.
Voi avete un unico obiettivo.
“Siamo il partito del sud, tifiamo unicamente per il sud. E non ci sono mezze misure. Prendere o lasciare”.
D’ora in avanti l’Italia inizierà da Reggio Calabria.
“Bravo, era l’immagine che mi mancava. Vogliamo qualcosa di forte”.
Forte quanto? Giusto che Berlusconi sia avvertito.
“Alt. Scorgo un filo di malizia nelle sue parole. Un sottosegretario o due o tre è questione che non lambisce noi”.
Voi siete tre in tutto. Vi lambisce eccome.
“Altro che tre, siamo di più. Ma non è la poltroncina che ci serve, quanto un’idea travolgente di sviluppo”.
Travolgente quanto?
“Lavoro, occupazione. Il sud è affamato”.
Tremonti è un uomo del nord. Difficile che vi accontenti.
“Si valuterà se il progetto sud può essere più adeguatamente seguito da uno di noi (siamo del sud, dopotutto). Però come prima cosa viene il programma”.
Deve badare più al Sud che a Ruby.
“Un po’ irresponsabile è stato in effetti”.
Lei parla da responsabile.
“È un bambinone, è fatto così”.
Nelle sue case entrano troppe ragazze.
“I carabinieri presidino e, diamine, tolgano dalle mani di queste donne cellulari, registratori, macchine fotografiche e altri aggeggi scabrosi!”.


da: www.repubblica.it

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