Benvenuti nella città dove lo spreco non c’è

MASSAROSA, VICINO LUCCA, È IL TRIONFO DELLA LOGICA: FOTOVOLTAICO PER BONIFICARE LA DISCARICA DI MARMO E SORGENTI CHE OFFRONO ACQUA MINERALE GRATIS A TUTTI
Massarosa (Lucca) L’ esatto punto geografico della virtù in politica si troverebbe tra il lago di Porta, quello di Massaciuccoli e le Alpi Apuane. Cresce, e speriamo si dilati, nel comune di Massarosa in provincia di Lucca, ventimila abitanti divisi in 16 frazioni, l’amministrazione più virtuosa, più capace, più efficiente, meno spendacciona che esiste in Italia. Insignita delle cinque stelle dal circuito dei comuni che fanno della virtù la ragione di vita, Massarosa diviene così la prima località politica di charme. Più che sul merito del titolo tributato da questo movimento, impressiona la radice del premio. Massarosa non è una città memorabile, chi la visita non va via tramortito dalle opere d’arte o dalla condizione urbanistica, dal paesaggio. Non ha orizzonti imperdibili da immortalare.Continue reading

La prima volta del Colle costretto in seconda fila

Il cielo sopra il Quirinale è gravemente perturbato e il suo inquilino non è stato però avvertito del repentino cambio di stagione. Piove tanto, ma a sua insaputa. Le parole con le quali ieri Giorgio Napolitano ha dovuto commentare l’ingresso in campo di Mario Monti, messe insieme non fanno una frase intera. Con quel “vedremo domani cosa succede”, riferito alla reazione dei mercati alla violenta accelerazione della crisi, il capo dello Stato regredisce d’incanto nel ruolo di mero osservatore, e pone tra sé e il premier uscente un buon metro di distanza.Continue reading

Il pensiero mobile degli ultà di B.

HANNO CAMBIATO IDEA IN POCHE SETTIMANE: LO VOLEVANO PADRE NOBILE, MA VA BENE ANCHE IN CAMPO
È la reginetta dell’idea pendula, del pensiero dondolante. Dipende solo dal vento. Era libeccio il 24 ottobre scorso, e lei, la compitissima Mariastella Gelmini, indimenticata ministra dell’Istruzione, anche particolarmente ispirata. “È ancora una volta un gesto generoso e carico di futuro”. Illustrava l’ultimo regalo di Berlusconi: “Con questa decisione ci insegna la virtù della rinuncia”. Si era fatto da parte e Mariastella, sua intima, aveva tributato l’addio con quell’enfasi che resta scritta. Infatti il 7 novembre, giorno di grecale, iniziò a interrogarsi sul da farsi. Lei la vedeva così: “Uno schema con Angelino Alfano segretario e Luca di Montezemolo premier. Con le primarie e con un bagno di democrazia si realizzano le condizioni del rinnovamento. Anche Monti non mi dispiacerebbe, ha portato avanti un’opera di risanamento con grande onestà intellettuale. Ora si dovrebbe candidare”.Continue reading

Profumo di crisi tra anime vaganti e facce di bronzo

BONDI, BOSSI, ALFANO, D’ALEMA E GLI ALTRI CIONDOLANO TRA LA BUVETTE E IL TRANSATLANTICO. SI STANNO PREPARANDO ALLA FINE DEI TECNICI
Sembrano foglie d’autunno, li sospinge il vento. Dentro Montecitorio i corpi vaganti strusciano senza meta sull’intramontabile tappeto rosso del Transatlantico. Una passerella di volti cupi o bronzi sorridenti. Ecco Italo Tanoni e Daniela Melchiorre, sembrano usciti dal parrucchiere, sorridenti, felici di questo profumo di crisi. Quando Berlusconi sembrava franare lo sostennero con un inchino e due voti. Virtuosi della responsabilità, hanno incassato dal tesoriere di Forza Italia 700mila euro per l’attività politica anche connessa all’impegno. “È l’ennesimo gesto d’amore di Silvio per l’Italia”, dice Luigi Cesaro, alias Giggino a purpetta, aggregatrore umano di voti tra Sant’Antimo e Napoli. I posti disponibili non sono tanti. Per Amedeo Laboccetta “se sappiamo fare una bella campagna elettorale strappiamo 100 seggi qui e cinquanta al Senato e riduciamo di molto il danno”. Lui è sicuro di esserci: “Sono legato al territorio, e coordinatore provincia-le”. Ha le tessere, niente paura. Sbucano tutti e in ogni dove.Continue reading

Smacchiare il partito con il “socio” Renzi

Il giaguaro è stato smacchiato e la porta di palazzo Chigi è aperta. Arriva da Bettola, tremila abitanti divisi dal torrente Nure, sui colli piacentini, il prossimo probabile premier italiano. I conti si fanno alla fine, è vero, e la campagna elettorale deve ancora iniziare. Però sembra venuto il tempo di Pierluigi Bersani, sessantuno anni, figlio di Giuseppe, benzinaio al paese, laureato in filosofia con lode e una tesi su papa Gregorio Magno. “Sono un giovane di lungo corso”, ha detto. Aveva i brufoli in faccia e già sedeva su una poltrona, vicepresidente della comunità montana. Poi sempre col naso all’insù, a scalare posizioni e guardare in cielo, lì dove sorge sempre il sol dell’avvenire: assessore regionale, presidente, deputato e ministro e eurodeputato. Vicino al potere e vicino alle coop perchè le cose che contano per Pier Luigi e per ogni buon dirigente emiliano sono due: il partito e l’industria. Nato e vissuto nel cuore del motore della sinistra italiana, militante ortodosso, perfetto nel Pci di allora e poi in prima linea in tutte le sue filiazioni. Pragmatico, riformista, aggiustatore per indole. Vicino alle Coop, perchè di sola passione si muore e vicino – anzi dentro – all’altra grande fabbrica della politica italiana, Comunione e liberazione. “Occhetto voleva chiamare il nuovo partito Comunione e Libertà”, disse agli amici ciellini, segnando il suo ruolo di partecipe cofondatore.Continue reading

“Il centro mobile intelligente? Con Bersani”

Michele Pisacane ha il carattere schivo dell’uomo del fare. Ama la politica bio: non produce idee ma voti veri. I corpi li trascina vivi al seggio elettorale. Quando Berlusconi ha avuto bisogno di un sostegno, responsabilmente ha votato col centrodestra. Oggi, nel fuoco ardente delle primarie, il deputato Pisacane è lì che attende.
Se Bersani volesse, o solo immaginasse quanto è profonda la riconoscenza per un socialista riformista.
Aspetta: io sono del centro mobile intelligente.
La sua mobilità è seme fecondo.
Queste primarie appassionano perchè la gente ama votare che è un po’ sfogarsi.
È connettersi al destino comune, un atto di grande responsabilità…
Tu stai male? Te la pigli con l’onorevole. Vuoi protestare? E scegli il rottamatore.Continue reading