Azzollini e la paura dell’arresto: “Tremo, ma io ex comunista ora ho la Divina Provvidenza”

Con che occhi mi guardi?

Io, senatore Azzollini?

Lo chiedo a chi incontro a Molfetta, la mia città. Lo chiedo soprattutto alle donne. Tu donna, con che occhi mi guardi?

Saranno occhi ipocriti e pieni d’acqua, o lucenti e compassionevoli, o di odio smisurato.

In molti mi si stringono intorno. Qualcuno magari no.

Quella maledetta frase la costringe a una umiliazione inaudita.

Io ti piscio in bocca… Detto da me? E per di più a una donna? Anzi a una suora! Mai, mai, mai…

In effetti lei, sempre galante…

Esattamente.

Grande estimatore.

Esattamente. Sono trascorsi sette giorni e ci sono ancora momenti in cui il mio corpo sussulta e trema.

Al senatore Antonio Azzollini (Ncd) è stato recapitato un ordine di arresto. Avrebbe maltrattato sia le suore della Divina Provvidenza sia i conti della caritatevole casa di cura situata a Bisceglie, città che condivide con Molfetta una sincera ammirazione per il longevo uomo politico pugliese.

Tredicimila voti l’ultima volta in cui mi candidai a sindaco. Molfetta è con me.

Ha l’aria dimessa, la barba lunga.

La barba la rado una volta a settimana. In genere il mercoledì.

Gli impegni istituzionali la tengono lontano dal barbiere?

Ogni sette giorni mi sembra comunque una buona media.Continue reading