Il Gran Tour: Magna Grecia, Texas d’Italia: splendori a rischio petrolio

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Dalla Basilicata alla Puglia al Molise. Lungo le coste e i monti minacciati da trivellazioni e pale eoliche volute dallo “Sblocca Italia”

Policoro, nel breve tratto di mare concesso ai lucani, un affaccio sullo Jonio tra Metaponto e Taranto, sancisce l’uscita dall’inferno della statale 106. È la strada italiana con il più alto rapporto di incidenti, di vittime, di indagini giudiziarie e anche di descrizioni letterarie. Cinge da est la Calabria e s’intruppa attraverso le case che dai monti sono scivolate fino al mare. È una strada eventuale, con deviazioni improvvise, stop eccentrici, perforazioni visive lungo le cementificazioni costiere che hanno aggredito un mare memorabile, un’acqua cristallina, con punte panoramiche mozzafiato. La strada, che inizia appena salutata Reggio Calabria, sbuca nella piana di Metaponto a cui i greci vollero un gran bene ma gli italiani no. Il governo ha infatti deciso di pompare petrolio nell’acqua, trivellarla per raccogliere l’oro nero. Pompare in mare è divenuta un’esigenza inderogabile, un’opera strategica a cui una legge del renzismo più spinto, detta “Sblocca Italia”, toglie alle comunità locali ogni diritto di censura.Continue reading