Enrico Rossi: “Fuori tutti i Briatore, i Farinetti e la velocità senza frutto di Renzi”

enrico-rossiSi vede che fare il presidente della Regione annoia perché ormai sono due a candidarsi per la segreteria del Pd, sempre che il terzo, cioè il laziale Zingaretti, non si metta pure lui in testa di traslocare. Ma prima del pugliese Michele Emiliano, la voglia di sfrattare Renzi è venuta al toscano Enrico Rossi.

La chiamassi signor Rossi? Il suo cognome è fatto apposta per essere dimenticato e il suo volto ancora non si conosce benissimo. È stato il primo ad annunciare la candidatura alternativa e forse sarà l’ultimo piazzato.

Aspetti aspetti. Sono partito lungo perché sono un fondista, ma il terreno è largo, la mia rete cresce di numero, siamo già a quattromila in Italia con sessanta comitati provinciali. Dia un po’ di tempo e anche le televisioni si accorgeranno di me.

Rossi il burocrate. Prima vice poi sindaco a Pontedera, quindi assessore regionale alla Sanità e infine presidente. Fisiognomica del candidato da tardo novecento.

Renzi viene dalla società civile? E poi che storia è questa: chi ama la politica perde il diritto di farla?

Innanzitutto capisca bene dove si candida e per cosa: il Pd oggi è come una casa senza porta, un’associazione senza scopo. Ci trova di tutto.

Ci vuole più socialismo e meno tipi alla Farinetti.

Eataly is out?

Non dobbiamo confondere la gente. Se l’operaio che vuole votarci trova il padrone della ferriera a fare gli onori di casa per prima cosa s’imbarazza e per seconda cambia idea e vota qualcun altro.

Farinetti è un supporter esterno. Come Briatore. Legati dalla stima personale per Renzi.

Ecco, bisognerebbe non annoverarli nemmeno tra i nostri fan. Li sta pregando di non votare Pd. Esattamente. Dobbiamo rappresentare quella gente che ci ha dato la forza di essere quel che siamo, che ci chiede di tornare a fare il nostro mestiere.

Lei sa di muffa, direbbe Renzi.

A me dà noia lui, la sua velocità senza costrutto, senza pensiero.

Sarà che è comunista?

Il libro nel quale espongo le mie idee s’intitola Rivoluzione socialista. Abbiamo ingiuriato la nostra storia e adesso la realtà ci presenta il conto.

Di nuovo con le ideologia direbbe Matteo, allora lei è ottocentesco!Continue reading