Una porta a Lampedusa

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SERENELLA MATTERA

«Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l’ uguaglianza per motivi di razza o di colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve».
William Faulkner

L’ho visto una volta, un caporale. Ho visto cinque stranieri scendere dal suo van dopo una giornata di lavoro. Magari mi sbaglio. Forse la suggestione del luogo. Milano, Famagosta. Il grigio della periferia in una giornata di fine inverno. Forse incrociavo la strada e gli sguardi di operai con regolare contratto. Forse un regolare datore di lavoro aveva disposto che i suoi dipendenti fossero accompagnati fino alla fermata del metrò.
Però appena li ho visti, accendersi una sigaretta sotto la pioggia, scherzare e sorridere a una battuta, aspettarsi per andare insieme chissà dove, ho guardato fisso quello straniero come loro, alla guida del van, quel tipo triste, gli occhi sulla strada, pronto a ingranare la marcia al chiudersi dell’ultima portiera. E ho pensato: quello è un caporale. O il tirapiedi di un caporale. Insomma, qualcuno che li sfrutta, o forse il loro unico sostegno.Continue reading