La Massoneria

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L’attività del lo Stato disuguale e poliziesca, che obbliga all’ipocrisia, al sotterfugio furbesco: il predominio delle consorterie locali che perseguitano tutti i non simpatici alla clientela: l’assenza assoluta di controllo, che lascia impuniti i peggiori soprusi, e interrorisce i tranquilli ed onesti. E tutto questo complesso di circostanze fa sorgere l’altra attività associativa. I fini particolari trionfano: si vuole ottenerli senza lavoro e sacrifizio. La massoneria è l’associazione tipica per questo lavoro. La furberia, la violenza, l’inganno, la frode sostituiscono l’attività produttrice di idee e di opere. Si aggruppano solo perché l’unione fa la forza, perché il numero spaventa il deputato che vorrebbe negare un sussidio o un favore particolare, perché il numero dei votanti è l’unica giustificazione di certi ordini del giorno, perché il numero rende piú facile una grassazione.
(Sotto la Mole, 14 febbraio 1918).

Già da tempo la massoneria fa e disfà le cose italiane, ha avuto suoi accoliti al dicastero dei culti, e non ha mai pensato di colpire veramente il clericalismo nella sua radice piú vitale. È la storia che si afferma malgrado tutto, malgrado la stessa massoneria, è il capitalismo che cerca uno sviluppo anche nelle terre dove piú a lungo, per malvagità di uomini e di governi, si è mantenuto vivo il sistema feudale, l’inalienabilità degli strumenti di lavoro, la morale del servaggio, il dominio delle cricche, la disonestà amministrativa. I preti rappresentano meglio questa tradizione, questo sistema, e la borghesia nascente del luogo cerca liberarsene, poiché la borghesia piú evoluta del settentrione non ha, attraverso lo Stato, provveduto prima, e invece si è servita di quel sistema, di quella tradizione per arricchire meglio i suoi ceti improduttivi e poltroni.
(Sotto la Mole, 5 aprile 1918).

Che cos’è la massoneria? Voi avete fatto molte parole sul significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta, ecc.; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo.
La massoneria, dato il modo con cui si è costituita l’Italia in unità, data la debolezza iniziale della borghesia capitalistica italiana, la massoneria è stata l’unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo.
(Discorso pronunciato alla Camera il 16 maggio 1925)