La tratta delle lacrime PD: “Il PCI era bitter, noi siamo prezzemolo”

DA TORINO A TREVISO: “CHIEDIAMO UN PARTITO FORTE, INVECE OGNI GIORNO SI CAMBIA LINEA”
Domani ci sarà lui qua: tutto il partito a piangere insieme al condannato. E questo evento così immorale non gli costa voti. Anzi ricompatta, tiene ferma la sua barra. Perciò la mia quantità di incazzatura è notevole, allearsi col Pdl annienta ogni orgoglio. Adesso questi nostri cosiddetti big devono farmi il piacere di non sfiorare Brescia. Ce la vediamo da soli che ci fanno solo danno. L’unica invitata è Debora Serracchiani per il momento”. Nella città della Loggia si vota tra due settimane ed è in arrivo Silvio, carico della seconda condanna e straripante di energia vitale. Mariastella Gelmini, come una vice ape regina, rassicura il capo e già cinguetta: “Saremo tantissimi”. Ecco il punto, ecco la ferita che a Emilio del Bono, candidato del Pd alle comunali di fine mese, brucia sotto la pianta dei piedi. “Scarpiniamo da mattina a sera e siamo a un passo dal fregare il Paroli, sindaco immobile di una città avvelenata nel senso proprio del termine e iniziata alla corruzione”. A Brescia nacque la prima giunta Dc-Pds, sindaco Corsini. La città della Loggia partorì l’Ulivo, Mino Martinazzoli, l’ultimo segretario del Ppi, lo sostenne e lo guidò, dopo essersi pensionato da Roma. La Leonessa aspetta Silvio ma forse, alla fine, una legnata gliel’assesterà. Malgrado ogni tradimento, malgrado il suicidio di massa che i dirigenti romani stanno praticando, malgrado le correnti e gli odi, qui il Pd perde poco: dal 28 al 26%. Prima forza comunque, e a distanza quegli altri del Pdl, con i cinquestelle ridotti al lumicino del 5%. Sicuri di giungere al ballottaggio e di giocarsela per benino. “Noi non annunciamo che smacchieremo il giaguaro, fessi una volta ma due no!”. Giorgio De Martin, segretario cittadino, finalmente un militante dal sorriso facile e dall’animo aperto alla battaglia dentro questo mortorio che è il Pd del nord, quello pedemontano, la linea che congiunge Torino a Treviso, il viaggio delle lacrime. “Andiamo in osteria a festeggiare” dice Giorgio.Continue reading