L’asineria del legislatore: tutti somari per decreto

Siamo giunti al punto in cui lo Stato denigra se stesso, indica i concittadini difettosi, in questo caso i concittadini ignoranti, assegnandogli un minus, una riduzione di qualità oggettiva. Siamo giunti agli asini per decreto. Dove è il valore del merito in questa incancellabile assurdità? La valutazione del candidato al concorso in un ufficio pubblico dev’essere oggetto del risultato di una indagine che ne accerti la competenza per quella prova. L’indagine si chiama esame e infatti i concorsi, almeno in teoria, si dicono concorsi ad esami. Che io sia nato a Napoli o a Cantù, sia figlio di filosofo o di sfasciacarrozze, non rileva nulla. Né, tanto più, deve rilevare che abbia studiato alla Federico II o al Politecnico di Torino. L’oggetto dell’esame sono, o dovrebbero essere, unicamente le capacità dell’esaminato a svolgere l’ufficio per cui è indetta la selezione. Ho dato prova di essere eccellente o mediocre? La selezione viene nel merito delle mie conoscenze. Come diavolo si può pensare che io sia più o meno bravo in ragione non, si badi, del punteggio di laurea conseguito e delle prove d’esame superate, ma della scelta dell’ateneo effettuata da ragazzo? In questo caso, volendo puntare all’incredibile, bisognerebbe che il ministero dell’Università indicasse quelle buone e quelle cattive con la doverosa obbligatoria avvertenza per gli studenti: quella fa schifo e te ne pentirai.

Qui siamo, senza neanche renderci conto dell’assurdità, alla selezione preventiva della selezione preventiva, alla natura funzionale dell’incapacità, all’identità geografica dell’ignoranza. Siamo al somaro elettivo, alla scelta per territorio degli adeguati e degli sfaticati.

QUI PERÒ casca l’asino. Perché l’emendamento approvato induce a un interrogativo pregiudiziale che attiene, purtroppo, all’asineria del legislatore. In Parlamento siedono, e prove inconfutabili ci sono, esimi somari eletti a furor di popolo, alcuni di essi di indubitabile efferatezza. Ma, come abbiamo visto con il caso De Luca, la volontà popolare fa premio sulla legge, e dunque potrà capitare che al miglior asino eletto venga conferita la cattedra di ministro degli eccellenti. Ed Egli, asino istituzionale, nelle proprie inderogabili funzioni, indicherà la commissione valutatrice del l’asineria altrui. Ah, dite che già avviene?

da Il Fatto Quotidiano, 4 luglio 2015

È una candid camera (per nulla incredibile)

In un mondo di pataccari anche la fregnaccia più insostenibile risulta possibile. Siamo così abituati alle fregature che la redazione di ‘Nemico Pubblico’, programma serale di Rai 3 (un programma comico, dunque decisamente serio) deve industriarsi per confezionarle, grazie alla candid camera, nel loro risvolto più estremo e truce. giorgio_montaniniTre sere fa gli amici televisivi guidati da Giorgio Montanini (nella foto) si sono superati. Hanno convocato la cittadinanza di Tarquinia e Monteromano, la nobiltà della Tuscia, in un teatro per illustrare, sotto le mentite spoglie di rappresentanti di una multinazionale che traffica con i rifiuti, (e si sa che la monnezza è un affarone), il progetto di riempire di ecoballe i due centri. Praticamente affogarli nella merda. Un diluvio inenarrabile di porcherie, come l’allargamento delle antiche porte d’ingresso per il transito dei camion e la trasformazione del campo di calcio in un mega parcheggio. “Signori, la grande discarica di Malagrotta, alle porte di Roma, è satura. Qui c’è la opportunità, che come sapete significa un fiume di denaro!”, ha comunicato il falso amministratore delegato nella veste di imbonitore. Lo scempio era così teatrale e insopportabile che, se fossimo in un Paese normale, neanche sarebbe stata immaginabile la messinscena. E invece la sala ha preso tutto sul serio e iniziato a rumoreggiare, i sindaci dei due comuni hanno protestato per non essere stati messi al corrente di quell’opera contro la quale si sarebbero battuti fino alla morte. “Voi volete che facciamo la fine di Civitavecchia con la centrale a carbone”, ha gridato un ragazzo, incazzatissimo. Signora impaurita: “Ma è uno scempio!”. Rappresentante degli artigiani: “Non avete neanche la valutazione di impatto ambientale!”. Nessuno ha pensato alla farsa, purtroppo.

Da Il Fatto Quotidiano, 1° luglio 2015

Giovanni Sartori: “Obama è un incapace, il Papa un furbo e Renzi un furbetto”

Ho solo quattro peli sulla lingua. Se lei riuscirà a schivarli ci divertiremo”. Giovanni Sartori ha superato una guerra mondiale, il ’68 e tre polmoniti virali. È il più brillante politologo italiano, il più attrezzato nell’uso della parola come falce espressiva, il più disinibito nel piacere con cui aggroviglia e riduce a cenere i protagonisti del nostro tempo, al di qua e al di là delle Ande. L’incontro domenicale è nella sua casa romana: “Come mi trova? Un po’rincoglionito, vero? Guardi il bastone, purtroppo ora mi serve. Guardi il medaglione messicano che mi hanno affibbiato. Con i messicani vado proprio d’accordo. E guardi questo dono del principe delle Asturie, non male eh?”.

sartoriLa trovo in forma.

Le polmoniti, tre di seguito, mi stavano accoppando e lei mi trova in forma. Bel pezzo di bugiardo.

Le rispondo con una sua fantastica espressione: siamo dei bipedi implumi. Adulatori impenitenti.

L’ho usata in questo ultimo libro. Gli uomini sono animali strani. Due piedi e senza piume. Questo libro avrei voluto titolarlo La corsa verso lo sfascio. Poi mi hanno convinto a cambiarlo (La corsa verso il nulla. Dieci lezioni sulla nostra civiltà in pericolo, Mondadori). L’editore mi aveva invitato a non pubblicarlo d’estate. Dice che in estate gli italiani leggono solo cose leggere. Gli ho risposto che allora era giunto il momento per me di provare il brivido di restare invenduto.

Siamo ignoranti.

Spesso ignorantissimi. Non è un’esclusiva italiana, però. Prenda Obama. Frequentava alla Columbia il corso di laurea dove insegnavo. Ma non l’ho mai visto alle mie lezioni. Le sembra uno capace?

Non conosceva il professor Sartori. Avrà pensato di aggirare i corsi apparentemente infruttuosi.

Ma io avevo due corsi importantissimi per lui! Uno sulla teoria della democrazia, l’altro su metodo, logica e linguaggio in politica. Tu vuoi fare politica e non segui questi corsi? Gli interessava solo di essere eletto. Personaggio da quattro soldi.Continue reading