MICHELE CASCAVILLA: “Io e Berlusconi siamo uniti dalle lenzuola”

“Il copripiumino con il ricamo di Lui, l’amato Cavaliere, che stringe la mano a Putin, chi l’ha pensato?”

L’ha pensato Michele Cascavilla, patron di Lenzuolissimi e neo scrittore: “Le lenzuola del potere”, in tutte le librerie.

E l’accappatoio per Obama, al tempo del G8 chi glielo cucì?

Michele Cascavilla.

Faccio lenzuola bellissime, colorate. Nel letto ci dormi e ci fai l’amore. Concepisci e muori. Senza il letto che vita sarebbe?

Discorrendo di letti e lenzuola ha trovato una bella intesa con il presidente Berlusconi.

È stata una conoscenza che mi ha fatto svoltare la vita. Lavoravo a Frette quando fui chiamato a occuparmi dei grandi leader della Terra per il G8 de L’Aquila. Ho preso le misure degli accappatoi per tutti, tra le mie lenzuola hanno dormito Obama, la Merkel.

Tutti tutti?

Se le dicessi che anche Mubarak e Gheddafi hanno conosciuto il nostro stile, la capacità di rendere indimenticabile le poche ore di riposo che un potente può ritagliarsi per sé?

Lei Michele, ha subito capito che un uomo del fare ha bisogno di spiccare il volo. Ha lasciato Frette e ha aperto un suo marchio.

Lenzuolissimi. Una corsa fantastica verso il traguardo di vedere l’impresa crescere aprendo le porte a gente di tutti i ceti. Con 550 euro può acquistarle e vedrà la qualità, capirà il senso del nostro impegno: dare il massimo anche a chi non potrebbe permetterlo.

Bello. Il privato che in qualche modo si dà da fare per la collettività.

Ci è stato di enorme aiuto Silvio Berlusconi che ci ha fatto dono della prefazione al libro che sta già correndo in edicola: Le lenzuola del potere (l’ho scritto con Roberto Alessi, direttore di Novella 2000).

È come se ci fosse una connessione sentimentale tra il prodotto e Berlusconi. Le lenzuola sono al centro della narrazione che lo coinvolge e lei, Michele, in qualche modo chiude il cerchio a palazzo Grazioli.

In che senso?

Che porta le lenzuola, completa la narrazione.

In qualche modo sì, anche se non mi occupo d’altro.

E una figura come la sua è perfetta per andare in Parlamento.

La politica per me è un sogno. Vorrei occuparmi dei deboli, dare le lenzuola a quei malati in ospedale che sono costretti a combattere il dolore tra le formiche, combattere la povertà.

Edonista e socialista, una coniugazione inaspettata ma in qualche modo suggestiva. Le ragioni del socialismo devono prendere in esame anche quelle del piacere.

Io come le ho detto faccio solo l’imprenditore, non mi occupo d’altro.

Provavo a dare una cornice ideologica alla sua concretezza.

Sono uomo del fare. Non mi interessa destra e sinistra. Voglio fare.

Vuole fare politica.

Vorrei.

È nella short list dei papabili. Sono certo che Berlusconi la traghetterà alla Camera. Pensi al nuovo step: ogni deputato sarà ospite delle sue lenzuola.

La politica e il Parlamento mi si addicono nella misura in cui la mia presenza contribuisca a risolvere i problemi della gente.

Cascavilla o Cascamorto?

Assolutamente. Io mi occupo solo di lenzuola. Lenzuola che accompagnano il sonno, nient’altro.

Abbiamo detto anche però che tra le lenzuola si concepisce, si conosce e riconosce l’amore, si alimenta la passione.

Esattamente.

Quindi è luogo di gioia e piano perfetto per dare un futuro all’Italia.

Parliamoci chiaro: il 33 per cento del tempo della vita resta chiusa tra le lenzuola.

Tra le sue lenzuola.

Tra qualche giorno presenteremo un’idea che capovolgerà le sorti del mondo.

E l’annunci adesso in anteprima! In anteprima solo al presidente Berlusconi. Vedrà che sarà entusiasta.

Speriamo.

Resto convinto che il Parlamento sia il prossimo approdo.

Nei limiti di ciò che ci siamo detti.

Lotta alla povertà e alle diseguaglianze.

Esatto.

Ripetiamo per i distratti il costo delle sue bellissime lenzuola.

Solo 550 euro. Tessuti formidabili, altrove le paga 900 euro. Notti indimenticabili. Le vuole provare?

Da: Il Fatto Quotidiano, 20 ottobre 2017

Share Button