Il Papa, gli abusi sessuali e la nostra ipocrisia

Poco interesse hanno suscitato le parole di papa Francesco che due giorni fa ha ammesso gli abusi sessuali perpetrati anche con violenza dentro la Chiesa ai danni delle suore. E non si tratta di episodi isolati ma di un segno purtroppo riconoscibile nella funzione e nel ruolo di tanti cattivi predicatori. “Preti e vescovi” si sono macchiati di questo orrido reato (oltre che per la Chiesa di un peccato mortale). Problema che viene da lontano e una battaglia non vinta, ammette il Papa.

Ogni dogma, ogni verità rivelata, ogni voto definitivo (quello di castità è sacrificio vivo e irreparabile) relega il dubbio a un vizio dell’intelligenza e l’ipocrisia – far finta di non vedere ciò che è davanti agli occhi – sta divenendo l’unico criterio selettivo delle nostre relazioni. E infatti ogni giorno il falso – anche grazie alla gragnuola di certezze sganciate dai social network – viene scambiato per vero, il possibile per certo, il probabile per sicuro. Per noi l’unico modo di dividere il mondo in buoni e in cattivi. E farci vivere e odiare in pace.

da: ilfattoquotidiano.it

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