Sindaci furbetti: mille trucchi per tenersi la doppia poltrona

LA “LITE PENDENTE” CONSENTE DI NON ESSERE COMMISSARIATO E CANDIDARSI IN REGIONE ECCO IL CATALOGO RAGIONATO DEGLI IDEATORI DEL CAVILLO COME TECNICA DI GOVERNO
Siamo ai derivati di Cetto La Qualunque. Al pacco e contropacco di Forcella. All’uni verso delle comiche. È un breve catalogo dei furbissimi, che purtroppo di mestiere fanno i sindaci, chiamati a far rispettare la legge e che invece la frodano, la deturpano, la irridono. Sorridere prego.
IL SINDACO di San Sebastiano al Vesuvio, il signor Pino Capasso, esponente del Partito democratico, si è fatto togliere una multa di 41 euro per divieto di sosta direttamente dal capo dei vigili urbani della città, il signor Alfredo Baldisarra. L’evento ha comportato un conflitto tra il sindaco e l’ente da lui rappresentato e il consiglio comunale – immediatamente convocato – ha promosso una questione di incompatibilità. La seduta, iniziata alle 8:30 del mattino, è stata sospesa alcune ore dopo e aggiornata a nuova data. C’è da dire che il capo dell’opposizione, secondo atto della commedia, è corso alle Poste e gli ha pagato la multa. Ma la legge non ammette inganni! Essendo la lite già pendente e la burocrazia già in cammino, gli atti già firmati e vidimati a norma di legge, il sindaco non dovrà dimettersi per candidarsi alle prossime elezioni regionali in Campania. Pertanto il consiglio non dovrà essere sciolto, e la sua attuale poltrona la terrà in caldo il vice sindaco. Furbissimi si nasce o si diventa?Continue reading