E se Gomorra non fosse piaciuto?

toniservilloSERENELLA MATTERA

Perché Gomorra è fuori dagli Oscar? Come previsto e prevedibile, l’inattesa (almeno in Italia) esclusione dalle nomination del film di Matteo Garrone ha sollecitato la fantasia di molti. Improvvisate analisi di mercato, immotivati attacchi di vittimismo, accanto a più o meno improbabili teorie complottistiche. Colpa dei distributori americani del film. No, colpa di Domenico Procacci e della sua Fandango. No, poverino, non poteva farci niente: in realtà il sistema di selezione dei film stranieri è marcio.
A un certo punto è anche spuntata una sorprendente ipotesi: “E se Gomorra fosse ‘vittima’ di Daniele Piombi?”. Sì, proprio così: una ritorsione dell’Academy contro il (dimenticato) presentatore nostrano. Gli americani hanno contestato alla Rai l’utilizzo del marchio registrato ‘Oscar’, per il programma concorrente dei Telegatti: il “Premio regia televisiva – Oscar dell’anno”. Ma quel titolo se l’era inventato Piombi e evidentemente ci teneva, per cui l’anno scorso ha deciso di fare causa all’Academy. Di qui la teoria: l’esclusione di Gomorra sarebbe una non tanto sottile vendetta verso l’italico presentatore.
E così, l’amore per la dietrologia o un più banale non saper perdere, ha indotto molti a omettere tra le ipotesi, la più semplice. E se la giuria avesse semplicemente fatto il suo mestiere? Se lo avesse proprio scelto, di escludere Gomorra dagli Oscar? Pare un tabù anche solo pensarlo. Eppure Roberto Saviano (l’autore e sceneggiatore) l’ha detto, l’ha spiegato: “Non c’è identificazione con i personaggi come nel Padrino, non c’è un ritmo da film criminale classico. Gomorra ha pagato una ricostruzione della criminalità che non è piaciuta”. Soltanto questo.
E se così non fosse? Se non di libera scelta dei giurati, ma di complotto realmente si trattasse? Nell’incertezza meglio, forse, prenderla con filosofia. Alla Toni Servillo: “Mi dispiace, ma non ne farei una tragedia”.

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