sotto l’albero

I cattivi di Scampia, quartiere allevato al malaffare, culla della malavita organizzata, suk della camorra, hanno condotto la raccolta differenziata dei rifiuti a quota 65 per cento. Neanche un anno fa era zero. E questa poltrona d’onore del quartiere più degradato di Napoli è esaltata dalle più modeste performances di zone borghesi della città. “Ho dato vita a un gruppo trasversale che a settembre ha approvato la Carta dei Valori, chiamata Life, acronimo di Legalità, Impegno, Fiducia, Equilibrio, le nuove parole d´ordine dell´Asia. L´etica va tenuta alta: in passato le partecipate sono state luoghi di assistenza invece che di efficienza. Ma in regime di risorse scarse, o si fa una cosa o l´altra». Così ha parlato Raphael Rossi, il presidente dell’ex municipalizzata colabrodo. Rossi ha chiamato Mimmo De Masi per un corso di formazione per i dirigenti. “Quando è arrivato si è fatto consegnare i cellulari di tutti e ha proiettato un video con un ensemble che eseguiva un concerto, l´esempio più convincente di gioco di squadra che esista. Ha funzionato. Oggi prendono decisioni insieme in modo costruttivo”.
I cattivi di Scampìa sono divenuti buoni, anzi buonissimi. Ha funzionato il buon esempio, è stata premiata la buona pratica, e cittadini insofferenti alle regole si sono mostrati agnellini al momento di raccogliere la spazzatura di casa e distribuirla: di qua il cartone, di là la plastica, e dall’altro lato ancora il rifiuto organico.
Succede anche l’inverso.
Che i buoni di spirito (almeno così si dichiarano) si ritrovino incattiviti dagli usi e dalle consuetudini. E da cattivi continuino a comportarsi.
A Milano, per esempio, sono state fatte le nomine dei vertici degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico lombardi. C’è la sanità di mezzo, dunque soldi a go gò, ed è andata come sempre. Nella riunione natalizia la Lega ha strappato la conferma della presidenza dell´Istituto dei Tumori e la direzione del Besta, ma non ha ottenuto Pavia. Tornano in scena i ciellini e Francesca Zanconato (moglie del numero uno di Eni Paolo Scaroni), vicepresidente del Pio Albergo Trivulzio all´epoca dello scandalo affitti. Un posticino anche a Giovanni Daverio (in arte Johnny), vocalist del complessino Distretto 51, quello di Maroni. Per lui una seggiola all’Asl di Varese.
Tutto secondo la più affermata pubblicistica, a conferma che non ci sono buoni di qua e cattivi di là.
E ai cattivi anche babbo Natale fa un baffo.

da Repubblica Sera

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