Il candidato è candidabile. “I manifesti li ho, cerco un partito”

bisso

ROMA – Nicola Bisso è un imprenditore genovese. Costruisce case e servizi legati all’edilizia. Dà lavoro a 120 persone. Ha quarantacinque anni, una figura sportiva e tante passioni. Dopo il motocross, la politica. Bisso si era quasi accasato con l’Udc, per correre alle prossime regionali liguri. All’ultimo momento Pierferdinando Casini, senza un come e un perché, l’ha depennato dalla lista. Adesso è come quei calciatori senza squadra.
Eppure aveva pianificato tutto.
“Da luglio che sono operativo”.
Manifesti grandi e piccoli.
“Tutti installati nei posti strategici della città”.
La sua grande intuizione, perché davvero è memorabile, è stata quella di non far strappare i manifesti quando le hanno cestinata la candidatura.
“Sono lì, con la mia faccia e la mia storia”.
Il simbolo dell’Udc l’ha tolto, quindi.
“In quelli più grandi l’ho fatto togliere”.
Bisso, il primo candidato senza partito.
“Ecco sì, sono proprio fuori”.Continue reading

L’Aquila, i controllori spariti

Per aiutare Guido Bertolaso, agevolandone l’attività con il controllo dei contratti che il dipartimento della Protezione civile avrebbe sottoscritto in tutta fretta per far fronte alla più grave delle emergenze, Silvio Berlusconi rese pubblica l’ordinanza del 9 aprile 2009 in cui, all’articolo 8 comma 3, si istituiva un super comitato per la verifica dei conti. I conti del terremoto dell’Aquila. Una commissione di garanzia snella (solo tre membri) presieduta da un magistrato della Corte dei Conti.
Perfetto. Fu subito chiamato all’opera il giudice Salvatore Nottola, presidente della sezione Lazio della Corte. Magistrato di lungo corso, esperto e solerte. Nottola ora ricorda: “Fui gratificato da quella nomina e pronto a mettermi al lavoro. Trascorse alcune settimane, feci chiamare il dipartimento della Protezione civile dalla mia segretaria per sapere quando e come organizzarci. Le risposero che l’emergenza era tale da impedire una riflessione in merito”. Nottola comprese e attese ancora. “Nessuno mi richiamò e allora, alla fine di luglio, ritelefonai io. Mi spiegarono ancora che la commissione di garanzia non era un’urgenza. Ne ho preso atto, e ho continuato ad attendere”.Continue reading

Il candidato Cioè

“Cioè” è un avverbio dichiarativo che non andrebbe insolentito con il nostro vizio di piegarlo a qualunque necessità. Cioè era un peccato tendenzialmente giovanile, vivo nelle fasce sociali meno esposte alla sintassi. Era, perché la politica si è impadronita anche di questo cattivo vezzo mostrando, con l’eloquio di Rocco Palese, candidato del centrodestra alla poltrona di governatore della Puglia, di volerlo sdoganare senza remore e condurlo prepotentemente nelle stanze del potere.
Palese, che di anni ne ha qualcuno più di venti, si è fatto inquadrare dalla telecamera e ha imposto ai telespettatori baresi 70 cioè in dodici periodi nel tempo record di sei primi e ventinove secondi. Vedere per credere. Palese, il candidato Cioè, c maiuscola, non si è arreso alle prime timide proteste dell’intervistatrice, che distintamente fantasticava una museruola, e anzi ha continuato personalizzando l’avverbio e riducendolo – come per crasi – in un indeterminato e pugliese cè (accento ma senza apostrofo).Continue reading

E il mare bagnò la montagna

 9 COMUNI DEL PARCO DEI MONTI PICENTINI PARTNER DEL PROGETTO REGIONALE SUL RIPASCIMENTO E RIQUALIFICAZIONE DELLE SPIAGGE DELLA COSTIERA SALERNITANA

di GIUSEPPE NAPOLI


Mari e monti nello stesso piatto. La nocciola di Giffoni e le alici salernitane. I sentieri boschivi dei monti Picentini e le passeggiate dorate della fascia costiera. Il fresco e il caldo. La raccolta delle olive dop e la pesca a strascico. Enti montani che si travestono da marini per accaparrarsi i famigerati finanziamenti regionali dei cosiddetti Accordi di Reciprocità. Soldi per 500 milioni di euro provenienti dal Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) e destinati a premiare progettualità e piani di sviluppo modellati da raggruppamenti di territori dalle comuni ed omogenee caratteristiche. Tante comunità, un solo piano d’intervento. Uniti. Coesi. Un tutt’uno. La collina va con la collina, la montagna con la montagna, il mare con il mare. Niente melting-pot. Ma si sa: la geografia politica non conosce confini. La coperta si accorcia. Le distanze si rimpiccioliscono. Latitudine e longitudine si sovrappongono. Il mare bagna la montagna. E nove comuni dell’entroterra salernitano che, sino a ieri, costituivano la spina dorsale della comunità montana dei Picentini (Acerno, Castiglione del Genovesi, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, San Mango Piemonte, San Cipriano Picentino) si ritrovano, oggi, partner istituzionali di Salerno e Pontecagnano nel progetto presentato alla Regione Campania riguardante il ripascimento delle spiagge, la loro difesa ed il recupero ambientale della fascia costiera. Al tavolo, apparecchiato con antipasto mari-e-monti, siedono anche i comuni di Bellizzi e Fisciano. Tutt’altro che marini entrambi, visto che il primo sta a 60 metri sul livello del mare ed il secondo addirittura a 320.Continue reading