Il candidato è candidabile. “I manifesti li ho, cerco un partito”

bisso

ROMA – Nicola Bisso è un imprenditore genovese. Costruisce case e servizi legati all’edilizia. Dà lavoro a 120 persone. Ha quarantacinque anni, una figura sportiva e tante passioni. Dopo il motocross, la politica. Bisso si era quasi accasato con l’Udc, per correre alle prossime regionali liguri. All’ultimo momento Pierferdinando Casini, senza un come e un perché, l’ha depennato dalla lista. Adesso è come quei calciatori senza squadra.
Eppure aveva pianificato tutto.
“Da luglio che sono operativo”.
Manifesti grandi e piccoli.
“Tutti installati nei posti strategici della città”.
La sua grande intuizione, perché davvero è memorabile, è stata quella di non far strappare i manifesti quando le hanno cestinata la candidatura.
“Sono lì, con la mia faccia e la mia storia”.
Il simbolo dell’Udc l’ha tolto, quindi.
“In quelli più grandi l’ho fatto togliere”.
Bisso, il primo candidato senza partito.
“Ecco sì, sono proprio fuori”.
Diciamo che è un candidabile più che candidato.
“Giro per la città e vedo la mia faccia”
Ma perché l’hanno fatta fuori?
“Ho voti, facevo paura”.
La sua precedente esperienza con la lista Dc ha contato.
“Mi sono candidato alla presidenza della Provincia. Ho raccolto lo 0,83 per cento.
Sembra una percentuale modesta, però con Pizza alle spalle nulla è facile.
“Vorrei proprio vedere!”.
Il grande salto all’Udc è sfumato per un soffio.
“Non mi faccia dire…”.
Comunque lei adesso è libero e chi vuole ha ancora qualche giorno per ingaggiarla.
“Sono un moderato, vorrei accasarmi con un partito coerente con le mie idee”.
Il suo cartellino è qui.
“Sono libero da ogni ideologia”.
Tentiamo di capire a quale squadra può interessare.
“Lista Biasotti, innanzitutto”.
Lista civica e moderata.
“Ma lui mi ha detto: vai con qualche altro che con tutti i tuoi voti tagli le gambe a chi si vede a un passo dall’elezione”.
Lei fa paura.
“Gliel’ho detto. I miei 3800 voti fanno paura”.
Allora vada con la lista Il Centro!
“Quella di Pizza e Sandri?”
Pizza è sottosegretario, qui a Roma.
“Non lo conosco personalmente”.
Lo potrei chiamare io, esporre la sua vicenda…
“Se chiama lei mi farebbe una grande cortesia”.
S’immagini.
“Grazie”.

da: www.repubblica.it

Share Button

1 Comment

  1. Uno dei tanti “personaggi in cerca d’autore”, come Di Pietro chiama i politici trombati in cerca di un partito che li candidi. Il suo caso è un pò particolare perchè ha tanti voti ed è stato fatto fuori per motivi opposti, perchè può dare fastidio alla “burocratia” dei partiti…
    Luca.

Comments are closed.