la vita a pagamento

Questa volta la scamperemo, ma per il prosieguo dei nostri terremoti dovremo attrezzarci.
Se ci si potrà assicurare persino contro una catastrofe naturale, le cui dimensioni sono all’atto della stipula sconosciute, perché non assicurarci contro le fluttuazioni del dollaro, la sconfitta in Champions League, la rissa di condominio? Io mi assicurerei su tutto il possibile, e correrei da un ufficio all’altro pieno di polizze e fideiussioni. Il ministro ruba? Assicuriamoci contro le tangenti di Stato. La squadra del cuore fa penare? Una polizza ci garantirà il rientro dal costo dell’abbonamento.
Mi ritorna in mente un film in cui Carlo Verdone mostrando un documento si domandava: chi t’ha dato questo?, e si rispondeva: perché c’ho questo! In casa avremo interi fascicoli, carte da bollo, contratti e manleve. Tu mi domandi: chi ti garantisce dal rischio che i quattro salti in padella siano veramente all’altezza delle promesse? Io ti rispondo: perché ho acquistato insieme al prodotto anche la garanzia della massima digeribilità.
Tornando seri: se la nostra vita sarà sempre più a pagamento, perché le tasse? da Repubblica Sera