QUIRINAL PARTY. Tutti in fila verso l’Eliseo

SI SONO IMBARCATI su voli distinti per non dare nell’occhio. Andare a Parigi per manifestare in nome di Voltaire dava una bella spinta alla candidatura al Quirinale. Romano Prodi non ha atteso le convocazioni di Renzi. Ha tentato il colpaccio, come un vecchio contropiedista. Da solo, in incognito, col bavero alzato fino alle porte dell’Eliseo. E poi zac! Eccomi qua. Non aveva però previsto l’attivismo di Piero Fassino che da Torino ha rivendicato il legame transalpino. E una donna? La Mogherini ha fatto due più due: un treno da Bruxelles (domenica il biglietto costava la metà) e in due ore ha raggiunto la Senna, consegnando (viva la libertè!) il suo corpo alla prima fila del corteo, sotto braccio ai potenti del mondo. Doveva esserci anche la Pinotti ma, purtroppo, c’erano le primarie a Genova la sua città.

da: Il Fatto Quotidiano 13 gennaio 2015

Romano attacca i carnefici: “Siete voi i responsabili”

IL GIORNO DELLE VENDETTE E DELLA VERGOGNA: NEL TRANSATLANTICO IL PD SI TRASFORMA IN UNA CASBAH. I SUOI: “QUESTO È UN ASSASSINIO POLITICO”

Chi mi ha portato a queste decisioni se ne assuma la responsabilità”. Nel giorno in cui il Pd sotterra sotto i colpi di 101 voti nemici la figura e la storia di Romano Prodi, il de cuius decide di trascinare l’intera classe dirigente nel luogo dell’oblìo. Questa breve e definitiva accusa di alto tradimento giunge alle otto di sera dal Mali, dal fronte caldo della guerra sahariana. È un giorno orribile per il professore, cade lui proprio mentre muore il suo più fraterno amico e collaboratore politico, Angelo Rovati. È insieme disfatta politica e tragedia umana, letterale e teatrale cupio dissolvi degli eredi della sinistra italiana. Corpicini che escono dall’aula coperti dalla vergogna sottile di chi ha ormai un conto aperto e una ostilità dichiarata con la reputazione. Le mani nei capelli di Rosy Bindi, figura emblematica di un potere declinato nella farsa, segnano l’atto finale della decimazione alla quale non sembra esserci riparo. Continue reading