Io accuso

Ho finalmente tra le mani le querele notificatemi dai sindaci delle città di Messina e di ReggioCalabria, e una terza del presidente dei commercianti Centovetrine. Tutti si lagnano perchè io avrei disonorato le città, avrei calunniato gli abitanti.
Non c’è più vergogna perchè non esiste pudore, prudenza, responsabilità e diritto. Io ho accusato e qui riconfermo le amministrazioni che si sono succedute sia a Messina sia a Reggio Calabria (a Reggio in verità con la felice parentesi della giunta Falcomatà) per aver ridotto i cittadini a clientes e le città a un vuoto tecnico: porzioni di abitati senza fogne, o senza acqua. Senza lavoro e senza speranza. Messina ha il tasso più alto di vulnerabilità sismica e il dissesto più grave dal punto di vista idrogeologico. Reggio ha l’indice più alto di penetrazione mafiosa. Questi sono fatti. Le frane e i morti sono fatti, Le baracche nel centro città sono fatti, le ripetute, oramai permanenti inchieste giudiziarie sono fatti.
E io dovrei pagare? Io dovrei risarcire chi? E cosa?
Il sindaco Buzzanca invece di badare all’efficienza della sua amministrazione, al malgoverno che ha permesso ogni devianza, ogni abuso, punta il dito contro di me.
E Scopelliti? Scopelliti che guida una città senza acqua e paga Rtl, la radio dei very normal people, un milione di euro ad agosto per candeggiare la sua cattiva coscienza. Scopelliti dovrebbe querelare la ndrangheta che detiene la Calabria, il malaffare che la pervade. Non me.
Avrò piacere di rispondere a ogni domanda dei giudici, e resistere a qualunque intimidazione.
Resisterò con ogni forza e finchè la Costituzione sarà vigente, questa Costituzione, io eserciterò il diritto di manifestare il mio pensiero, e la libertà di esprimere le mie opinioni.
Le opinioni, seppure serrate, fanno male ma non diffamano. E’ la forza della realtà che diffama noi stessi.
Spendo un ultimo rigo per dire ai messinesi e ai reggini: solo quando la squadra di calcio retrocede è tempo di contestare e scendere in strada? Non vedete? Non udite? Il fango sotto cui è franata Giampilieri è fango che sporca il viso di tutti. Ripeto: di tutti.

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6 Comments

  1. Caro Dott. Caporale,
    non solo, anni fa si era scoperto che Messina è il crocevia del traffico internazionale delle armi, senza contare che da sempre è governata da una nomenklatura denominata “VERMINAIO DI MESSINA”. I vermi si insinuano e buttano giù i muri e sono più pericolosi dei tori.
    La drangheta controlla il traffico internazionale di droga ed ha completametne distrutto il tessuto economico del reggino.Queste cose le sanno tutti, pure i sassi.
    Piena solidarietà.
    Un messinese che ha il piacere di conoscerla.

  2. “non ti curar di loro ma guarda e passa”
    continui così il suo lavoro, denunci con forza gli abusi e le schifezze che vede e conosce, restituisca la verità a quelle città.
    in bocca al lupo.

  3. Caro Antonello,
    mi scuso innanzitutto per l’uso del Tu ma in certi frangenti è necessario per essere più vicini. Con quale diritto possono pensare di ricrearsi una verginità di cittadini, di politici (sic!) querelando chi dice esclusivamente la verità?
    La città di Messina non è una cloaca,è peggio! E’l’insieme di nefandezze innominabili che in nessun altro posto del mondo potrebbero albergare. La città di Messina non è fatta per la civiltà, per il comune pensiero sociale, è una specie di covo di banditi, di isolotto dei pirati dove la legge del prepotente è Costituzione! Non vi sarà mai nessun uomo capace di cambiare le cose a Messina. Solo in buon Dio potrà purificare la città.

  4. Ricordo un titolo di un settimanale umoristico (ma poi mica tanto) di parecchi anni fa che una volta uscì con un titolo a tutta pagina: “Hanno la faccia come il culo”. Era ovviamente riferito ai politici, allora facenti parte della prima repubblica. E’ sconfortante pensare che sono passati quasi venti anni (20!!!) e i poltici (alcuni dei quali sono gli stessi) hanno la stessa faccia da c…
    Onore al suo coraggio ed alla sua coerenza sulle questioni della pessima politica e dei suoi impresentabili interpreti. Ci vorrebbero molti più giornalisti come lei, specie in quelle zone d’Italia dove si dovrebbe levare alta la voce di chi ha sete di giustizia e legalità. Anche se 10, 100 Capone non serviranno a molto se non ci sarà mai uno scatto di mentalità e di coscienza di chi deve cominciare a ribellarsi a questo osceno stato delle cose. Sono molto pessimista al riguardo…
    Con stima,
    un nuovo povero

  5. I politici sono sempre più rinchiusi nei loro “palazzi reali” e lontani dalla realtà, che non accettano più critiche giornialistiche, anche quelle documentate, e sono sempre pronti a querelare. La verità fa male e molti giornalisti stanno rinunciando a quella che è la loro vera “missione”, ossia raccontare la realtà, preferendo l’asservimento a questo o quel partito.
    Ma c’è ancora chi come te, lo fa con devozione e passione. Non arrendetevi, non arrendiamoci.
    Luca.

  6. Ma dovrebbero vergognarsi loro! Loro hanno disonorato Messina e Reggio C.! E dicono a te che le hai disonorate? Tu esalti Messina e Reggio! Tu sei un gioiello in Messina e Reggio, tu sei la parte “buona” di Messina e Reggio… e loro denunciano te… e diventano ancora più fango.. e più fango gettano su queste città… E non si finisce mai. In bocca al lupo Antonello… sappi che molti sono con te. Non tutti. Molti.
    Manuela

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