Vedeva il Colosseo, ora solo le sbarre

SCAJOLA: DALLA CELLA DELL’83 A QUELLA DI OGGI. PASSANDO PER VIMINALE, IL G8 DI GENOVA E IL “ROMPICOGLIONI” BIAGI
C’è una logica anche nel paradosso e un destino nel controsenso. Il percorso circolare di Claudio Scajola è un indizio vitale della sua personalità prosperosa e tragica. Un carcere all’inizio della straordinaria scalata politica (1983) e un carcere a fine carriera (2014). Una specie di terra promessa, luogo del ritorno: cenere eri e cenere ritornerai. Quei poliziotti che ieri lo hanno condotto a Regina Coeli sono gli stessi che qualche tempo fa gli si facevano sull’attenti, che lo scortavano, tutelavano, onoravano con le mille auto blu dell’imperiale stagione del potere. E il volto di Scajola che guarda basito i giornalisti convocati apposta e perfidamente dalla Dia, è lo stesso che risponde imperturbabile alla domanda: qualcuno ti ha pagato la casa al Colosseo?

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