La bad company del Conte Max

ALLA CENA DI FINANZIAMENTO, D’ALEMA SIEDE CON L’IMPRENDITORE ARRESTATO PER MAZZETTE
Qui è questione di scalogna. Perché a cena Massimo D’Alema è democratico e fa sedere alla sua sinistra chiunque abbia desiderio di una parola di conforto, o voglia destinare la discussione a un confronto serrato sulla politica europea. E il 14 febbraio scorso, giusto per parlare di Europa e raccogliere fondi per la sua Fondazione, era sceso nell’amato Salento, terra incantata e amica e – incidentalmente – anche piena di passione per le prossime elezioni regionali.
ALLA CENA sovrintendeva Ernesto Abbaterusso, da sempre riconosciuto procuratore politico dalemiano e – incidentalmente – candidato per Michele Emiliano governatore di Puglia. Anzi, per la precisione candidato in sostituzione. Doveva correre suo figlio Gabriele, vicesindaco di Patù. Ma una condanna in appello per bancarotta fraudolenta accorsa al figliolo ha fatto pendere la bilancia verso il papà. Torniamo alla cena. Al tavolo di D’Alema si accomoda un grande sostenitore della Fondazione, l’imprenditore Tommaso Ricchiuto. La sala affollata, il clima è disteso, i volti sorridenti. Alla fine le foto.Continue reading