NICK ’O MERICANO, L’AVVOCATO E LA NOMINA DI LA BOCCETTA

COSENTINO IMPONE L’AMICO TROMBATO PER L’ACQUA PUBBLICA DI NAPOLI
Da non crederci: Carlo Sarro, avvocato di fiducia di Nicola Cosentino, meglio conosciuto come Nick o’mericano, quest’ultimo purtroppo reduce da una lunga permanenza in carcere, consegna ad Amedeo Laboccetta, il primo missino in Italia ad aver conosciuto le manette (arrestato agli albori di Tangentopoli, era l’aprile del ‘94) la sua poltrona di presidente di uno tra i migliori carrozzoni d’Italia. È il consorzio Gori, monumentale e fallito gestore dell’acqua pubblica in 76 comuni napoletani. L’impresa si è rivelata vincente per una serie di indimenticabili fattori: il carcere ha consegnato alla politica e a Forza Italia un Consentino in perfetta forma. Che ha ritrovato tutti i suoi amici nei posti giusti. Sarro, il suo avvocato di Piedimonte Matese con una agenda fittissima di impegni parlamentari (è naturalmente anche deputato) e il suo amico del cuore, l’ex fascista Laboccetta, seppur avanti con gli anni e con le rogne giudiziarie (denso di vicende il suo curriculum) invece disoccupato in quanto trombato alle ultime politiche. Quindi è scattato l’avvicendamento e la giusta compensazione.Continue reading

“Silvio mi manda in cella, ora gliela faccio pagare”

LA VERSIONE DI COSENTINO SUL NAPOLI-ROMA: “BERLUSCONI MI HA CHIAMATO OTTO VOLTE, TEMEVA LA FACESSI FUORI DAL VASO”


Questa è la versione di Nicola Cosentino oppure di Nick ’o mericano, secondo i punti di vista e di luogo. È lunga quanto il tempo del tragitto del Frecciarossa sul quale siamo appena saliti a Napoli diretti a Roma.
Non volevo parlare, è stata Paola (l’addetta stampa, ndr) a convincermi a fare la conferenza stampa, ed è stato un successo. Hai visto che burdell (nel senso di riunione chiassosa ma partecipata: conferenza sospesa per il caos alle 12 ripresa alle 14, ndr)? Adesso chiamano tutti quanti da Roma per congratularsi, Berlusconi ha chiamato cinque volte stamane e sette ieri. Temeva che la facessi fuori dal vaso, invece io non sono uno che si lascia andare. So aspettare, e l’ansia la faccio venire a loro, ma piano piano. Berlusconi è un po’ pazzo, è convinto davvero di vincere, lui si convince di una cosa anche se irrealizzabile e la trasforma in verità. Continue reading

Casale preoccupata “Ora rischia il carcere”

L’AZIENDA DI FAMIGLIA DÀ LAVORO A CENTINAIA DI CONCITTADINI È QUI CHE IL SUO POTERE È NATO E SI È CONSOLIDATO


È un paese con la bocca cucita e dalla memoria lunga. Con le parole bisogna andarci cauti, meglio sbrigarsela al modo di Antonio, giovane sfaccendato soggiornante al bar Dolci tentazioni: “So’ tutti cornuti, e pure voi giornalisti lo siete”. Casal di Principe elegge tre deputati al Parlamento, ma non è in grado di conservare il sindaco in Municipio. Per la terza volta è stato commissariato (ventotto volte se si sommano anche le amministrazioni vicine sciolte per infiltrazioni camorristiche) ed è già solo questo un mistero della democrazia: la comunità si espande fino a gonfiarsi come una rana quando in gioco c’è il destino dell’Italia, però si rattrappisce e si trasforma in larva quando c’è da curare il proprio territorio, il bene comune. Infatti si vede: buche e dossi, slarghi occasionali, restringimenti abusivi, muri sfiancati dall’incuria e villette traboccanti di segni visivi, neon ovunque, immigrati neri in bici, i bianchi in auto. È questa la patria di Nicola Cosentino ma lui non c’è. Vuota la casa al corso Umberto, del resto l’onorevole si è trasferito a Caserta anche per mantenere una distanza di sicurezza. Casal di Principe è come una curva pericolosa: se non stai attento sbandi e finisci fuori strada. E sono guai.Continue reading