Santini e autografi

berlusconiportoMANUELA CAVALIERI

Ai fan adoranti autografa persino le figurine dei santini.
Per i fortunati, un oggetto raro da esibire e custodire gelosamente nel portafogli: da un lato San Lorenzo, dall’altro Berlusconi.
È una torrida domenica di giugno. La moltitudine di fedeli bipartisan, di Berlusconi e di San Lorenzo, si assiepa a Porto Rotondo per l’inaugurazione del campanile della chiesa.
Per l’occasione il premier sfoggia un esclusivo Panama Borsalino: i copricapo particolarmente originali sono da sempre una passione.
Ricorderebbe vagamente Hemingway, se non fosse per il vezzoso ombrello bianco che lo ripara dal sole e dai 35 gradi.
Bagno di folla, battute di spirito, foto coi bimbi vestiti in abito tradizionale. Siparietto col coro tradizionale di Sassari che aveva eseguito il Te Deum. Ai cantori addirittura il lusinghiero invito a Villa Certosa per un’esibizione: “Mi piacerebbe che cantaste con le vostre voci le canzoni scritte da me e dal maestro Apicella”.
La cerimonia del disvelamento e della benedizione avviene alla presenza del vescovo di Tempio Pausania, Sebastiano Sanguinetti.All’alto prelato, durante la cerimonia chiede ossequioso: “Monsignore ma quando cambierete la regola che i divorziati non possono prendere la comunione?”. Le istanze di accomodamenti ad personam, non riguardano soltanto la vita civile, ma anche l’esercizio della spiritualità, purtroppo mortificata dalla rigidità delle norme ecclesiastiche.
Il defensor fidei, dunque, confida il dramma di essere escluso dal sacramento.
Al genuino anelito di un’anima in travaglio, Sanguinetti, deferente, risponde: “Presidente lei che ha potere può chiedere a chi è più in alto di me!”
E c’è da scommettere che qualcosa potrebbe cambiare. Anche in materia di diritto canonico.

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