Sabrina Ferrilli: “Voto la Raggi, ragazza pulita: il mio Pd non lo riconosco più”

sabrina-ferrilliE alla fine mi son detta: ma non sarà il caso di provare a votare questa ragazzetta esile, dalla faccia pulita, che fa per nome Virginia Raggi?

Sabrina Ferilli era rossa come un cocomero d’estate.

Lei mi vorrebbe far piegare la scelta verso Stefano Fassina?

Rosso lei, rosso lui.

Tra l’altro quel voto lo meriterebbe pure! Ma non vince, non ha alcuna possibilità, e io devo badare a far pesare la scheda in un tempo in cui sembra che il potere faccia l’impossibile per occultarsi, per invitare tutti noi a scordarci di lui. Com’era il consiglio amichevole per il referendum sulle trivelle? Andate a mare, fatevi un thè caldo, leggete un bel libro, guardate la partita, magnate i popcorn. La democrazia s’infragilisce se perde la sua anima popolare, la partecipazione, l’interesse.

La Ferilli vuole affidare le rovine di Roma alla giovane, inesperta, esitante Raggi.

I romani hanno votato il Marino scienziato, e abbiamo visto. E prima di lui Alemanno lo screanzato, e nun ne parl amo. Perché devo ritenere irresponsabile dare un voto all’unico movimento che cerca ancora la piazza come luogo di ritrovo, che chiede alla gente di interessarsi alla politica, di prendere parte alle decisioni? Perchè lo sberleffo a ‘sta ragazza e ai suoi compagni e tanti salamelecchi ai fetentoni che hanno ridotto la mia Roma a una fogna?

È la prima volta che tradisce il suo partito, che restava fino a prova del contrario, il Pd.

È la prima volta che disobbedisco agli ordini di scuderia. Mi domanderà: ma come, proprio adesso che al governo c’è il centrosinistra?

Ma come, proprio adesso che la sinistra prova a vincere governando?

Non sono Gastone, resto Paperino. Non mi va giù questa forma di meticciato politico, questo partito della Nazione che raccoglie l’alto, il basso, il rosso, il nero, il buono, il cattivo.

La sinistra cos’è?

Lo so che è divenuta una parola bucata, che ha perso di senso. Ma per costume familiare e per convinzione ho sempre badato ad avere presente i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, dell’equità. E mi sento più tranquilla se faccio di tutto per rimanervi fedele.

Roberto Giachetti è invotabile?

Lui è una gran brava persona, e desidero che non dimentichi di sottolinearlo. Certo, fa parte di una storia lontana dalla mia, viene dal mondo radicale, ma ha i suoi meriti. È il resto della truppa che non mi garba, non mi convince.

Cosa non le garba?

Questo omnibus informe, questa coperta fatta di gioventù e velocità (come se la competenza, l’arguzia, il talento fossero espressioni atletiche) che copre i volti dei soliti noti, che elimina ogni sapore e ogni colore.

La cosa che mi colpisce di più del renzismo è l’invito ad abdicare ai nostri diritti, perfino alle nostre curiosità. Meno gente vota e meglio si sta, meno gente si iscrive al partito e più veloce si conclude la discussione, meno gente parla al consiglio dei ministri e più in fretta si arriva alle telecamere dei Tg. Meno più meno più meno. La politica per sottrazione è come una vita disossata della sua anima, senza punti cardinali, senza un principio da cui partire. Io devo prendere posizione, anche sbagliando, devo far sentire la mia voce e questa voce deve poter avere cittadinanza. Se invece il tweet diviene il sol dell’avvenire…

I cinquestelle però paiono una caravella piena di tipi strani a bordo.

Hai voglia di stranezze!

I contratti da firmare, la Casaleggio che monitora, il direttorio che esamina, le espulsioni via mail, un mucchio di regole a modulazione differita che corrompono l’idea dell’uno vale uno.

So, leggo, valuto. Ma ripeto: questo movimento, nato dall’antipolitica, è l’unico, con la montagna di difetti di cui si riempie, a tentare di riempire una piazza. Ma ha visto il deserto che ci circonda?

Raggi sembra aver proposto il baratto.

E chi lo dice? Anche in questo caso devo fidarmi delle mie orecchie. E ‘sti ragazzi, diciamolo, se si scannano lo fanno alla luce del sole, se fanno papocchi li vedi che so’ ingenui, ma tutte le espulsioni silenziose che accadono altrove? Il lucano Lacorazza fatto fuori per la posizione assunta sulle trivelle? I parlamentari sostituiti in commissione perchè contrari a riformare in questo modo la Costituzione? Nessuno sa, nessuno ricorda. Spunta all’improvviso un volto che non hai mai visto: non noti talento nelle sue parole, né competenza, né eloquio, né simpatia? E questo che ci fa, chi è, da dove viene? E perchè diavolo dice che la pensa come me?

Neanche Marchini poteva andar bene?

Si chiarisca le idee e decida cosa vuol fare. Mettersi con Alemanno, Storace e Berlusconi è una scelta legittima ma per me indigeribile. Molti auguri per la compagnia.

Sabrina, possibile che Matteo Renzi non abbia fatto una cosa buona? Ne dica una e la finiamo qui.

La legge sulle unioni civili sono un lascito meraviglioso. È una legge di civiltà di cui gli va dato merito. Chapeau!

Da: Il Fatto Quotidiano, 28 maggio 2016

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