Antonio Azzollini: “Truffa e bancarotta? Il Papa non mi può scomunicare”

antonio-azzolini“L’ordine di arresto mi viene notificato il mercoledì di quel disperato giorno di giugno di due anni fa”. Il senatore pugliese Antonio Azzollini venne imputato di associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta della “Casa della Divina Provvidenza” l’ex ospedale psichiatrico di Bisceglie. Richiesta di arresti domiciliari, un tuono in quel giorno di sole. “Il giovedì del 10 giugno 2015, mentre percorro alla guida della mia auto l’autostrada che da Molfetta mi porta a Roma vengo raggiunto dalla telefonata di papa Bergoglio. Sono assorto nei tristissimi pensieri. La sua voce mi scuote”.

Un fremito la percuote.

Mi manca il fiato, si appanna la vista, mi blocco. Alla fine cedo all’emozione ed è un fiume di lacrime. Il Papa mi consola.

Diciamo subito che fu uno scherzo ordito da La Zanzara, la trasmissione di Radio24.

Davvero mi confuse quella voce, nemmeno per un istante pensai alla beffa.

Oggi senatore la voce di Papa Bergoglio però si ripresenta a lei in forma scritta. Il Papa ha intenzione di scomunicare i fedeli corrotti.

Nel senso di tangentisti?

A quanto sembra sì, le leggo il titolo della notizia, non saprei dirle se il decreto si allarga ad altre fattispecie criminose.

Sul punto sono assolutamente fuori da ogni ipotizzabile scomunica.

In effetti ha una truffa e una bancarotta fraudolenta.

La bancarotta è caduta.

La truffa è rimasta.Continue reading