Emilio Giannelli: “Sono un vignettista vintage, forse voto Potere al Popolo”

L’odio da sentimento è divenuto mestiere. E si ringhia piuttosto spesso e anche per futili motivi. Nella contumelia ritroviamo lo spirito del tempo. Cosicché far ridere, o soltanto sorridere, pare come un fuor d’opera. Emilio Giannelli è il capo dei vignettisti british, il suo lapis è appuntito ma non avvelenato. Si erge, ogni giorno, a ermeneuta del fatto più rilevante che il Corriere della Sera sceglie per i suoi lettori. “La vignetta si guasta se si bagna nel rancore. Mi faccio bastare le parole del soggetto da proporre. Sono le sue parole che divengono perfette per la caricatura. Gli faccio la barba col suo stesso pennello”.

Sono nati gli odiatori, nessuno più ha voglia di sorridere.

Vero, siamo divenuti noi satirici un’enclave nella narrazione quotidiana della realtà. Ma sa, la forza dell’abitudine e anche un qualche riscontro di pubblico ancora lo conserviamo.

Giannelli, Altan, Vauro, Ellekappa, Forattini, Disegni. Fare ridere (e fare pensare) è un’esclusiva dell’età matura?

Ha trovato il modo di farmi dire che ho 82 anni e che questo mestiere non l’ho scelto, si è impossessato di me. Come sa lavoravo, felicemente, all’ufficio legale di Monte dei Paschi.

Da buon senese…

Da buon senese. Ed è vero che in qualche modo anche nel mirabile mondo dei dissacratori c’è la tendenza a conservare la seggiola invece che far posto ai giovani talenti. Un po’ siamo noi i colpevoli, mia moglie ancora mi ripete che senza il lapis sarei un uomo finito. Un po’ sono gli editori e i direttori dei giornali. La maturità coincide con la morigeratezza. E poi il nome fa tanto: sposta l’attenzione, nel caso la vignetta provochi casino, dalla testata all’autore. Il fattaccio ipotetico è figlio del tizio che disegna non del giornale che lo ospita. Terzo: i giovanotti dovrebbero avere più forza nel proporsi, più coraggio nell’associarsi ed editare fogli satirici. Lo so che non è semplice, ma un’altra strada non c’è.

Una vignetta di Giannelli odora sempre di Novecento. I suoi personaggi li veste e li fa viaggiare come se si fosse al tempo del boom economico. I meravigliosi anni Sessanta.

Sono vintage. D’altronde l’anagrafe parla chiaro.Continue reading

Il robot e questa rubrica

Come ogni giorno un robot sforna questa rubrica. Non ha bisogno del pane, non mangia lui. Nè si veste, né va al cinema. Non ha bisogno dell’energia: il sole gli basta. Il robot è puntuale e seleziona automaticamente le notizie più accattivanti o incresciose. Un modo per catturare il vostro interesse. Ma voi, che vivete nella libertà infinita di internet, avete modo di scegliere e valutare: se vi piace, mettete un like. Se vi coinvolge il tema della rubrica, commentate anche. Altrimenti lasciate perdere. Ci sarà un’altra rubrica più gradevole, interessante, coinvolgente, puntuale, equilibrata. Nell’infinita libertà di internet, se non avete tempo o solo voglia di leggere (la lettura impone pur sempre un po’ di attenzione e a volte stanca), potete dilettarvi a guardare video, di ogni misura e tema. Video girati da altrettanti robot in zone di guerra, in zone di mafia, oppure in giro per la città. Informazione puntuale sul mondo. Nel caso siate disimpegnati potete sempre godere dei migliori post che ciascuno di voi, autonomamente e con grande piacere, sforna al mattino. Il concittadino internauta vi informerà dei fatti più salienti della vostra città o regione, della squadra del cuore, di moda o spettacolo. Internet è bello anche perché la realtà la si può raccontare autonomamente e ciascuno ha la propria narrazione, esatta concludente e disinteressata, da offrire. E quando la realtà non si cura di essere coincidente con le vostre opinioni, c’è sempre photoshop a darvi l’aiutino dell’ultimo miglio. Cosicché una prima rivoluzione è stata compiuta: se si va dal salumiere si paga il prosciutto, e se l’auto fa le bizze il meccanico presenta il conto. Anche il medico, persino l’elettricista, il tubista, non parliamo della tronista! Per informarsi invece basta un clic. Paga Pantalone!

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da: ilfattoquotidiano.it