Potenti, ancora per un po’

SABRINA PINDO

Tre giorni a Toyako, in Giappone, per parlare di crisi finanziaria, energetica e alimentare. Settantadue ore, da domani a mercoledì, per guardarsi negli occhi e realizzare che questo sarà l’ultimo incontro riservato solo a loro, gli otto capi dei Paesi autoproclamatisi i più potenti della Terra. Sull’isola di Hokkaido, nel nord del Paese, è tutto pronto: l’albergo di lusso situato in posizione strategica in cima ad una collina tra il lago Toya e l’Oceano Pacifico, ventimila agenti e soldati schierati sulla terra e aerei spia 24 ore su 24 in volo sopra l’isola, una “no fly zone” nel raggio di 46 chilometri da Toyako. C’è anche la cucina a tre stelle dello chef francese Michel Bras. Il primo ministro Yasuo Fukuda ospiterà i suoi alter ego di Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Russia e Stati Uniti per una serie di colloqui su temi come clima, lotta alla povertà, prezzo del petrolio e degli alimentari. Temi che impensieriscono i nostri big, che si sono ricordati di non essere soli al mondo ed hanno “invitato” al loro ritrovo vip i rappresentanti di 16 economie emergenti. Alla buonora!
Cina, India, Brasile, Sudafrica, Nigeria, Australia, Messico sono solo alcuni dei Paesi che avranno l’onore di partecipare al festino nipponico. Parliamo con franchezza: del parere di quelli che ora sono gli “invitati speciali” non interessava a nessuno fino a quando, qualche tempo fa, tutti questi Davide vestiti di stracci non si sono messi a infastidire i commerci degli otto splendidi Golia. E ora che i Golia si sono rassegnati all’idea di non poterli fermare, ora che Davide dagli occhi a mandorla, coi suoi filati a basso prezzo, ha rubato il terreno sotto ai piedi al quel raffinato Made in Italy del nostro Golia, adesso sì che li facciamo partecipare. Bella prova di civiltà. Niente da dire. Ti apro il portafoglio, vedo che il tallero sonante non ti manca e allora ti do il pass per entrare al mio party, ma per favore… non fare troppo rumore, non portarmi i tuoi amici problemi, il tuo debito con i Paesi esteri, il tuo bisogno di aiuti umanitari, le tue disgrazie. Dai, no. In fondo noi siamo gli otto grandi della Terra, decidiamo su chi sta in sala operatoria e chi guarda dalla galleria. Siamo grandi e grossi, abbiamo il potere in mano… ancora per un po’.

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1 Comment

  1. …il 50% di riduzione delle emissioni dei gas serra entro il 2050. beh, se questi sono i risultati, diciamo che gli abbiamo regalato una bella vacanza.
    piacere di averti conosciuta, sabrina.
    ciao, mariella nica

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